Beata Elia di San Clemente

 

Monaca professa dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi

Periodicamente, da giovane laica, riuniva le amiche per fare meditazione e pregare insieme, leggere il Vangelo, le Massime Eterne, l'Imitazione di Cristo, i Quindici Sabati della Madonna, le vite dei santi ed in particolare l'autobiografia di S. Teresa di Gesù Bambino.

L'8 aprile 1920, dopo un anno di intensa preparazione spirituale, entrò in comunità; vestì l’abito il 24 novembre dello stesso anno, assumendo il nome di Sr Elia di San Clemente.

Emise i primi voti semplici il 4 dicembre 1921. “Sola ai piedi del mio Crocifisso Signore, lo guardai lungamente, e in quello sguardo vidi che era tutta la mia vita”, disse allora.

Oltre a S. Teresa di Gesù, Sr Elia prese come sua guida Teresa di Gesù Bambino, seguendo la “piccola via dell'infanzia spirituale ove mi sentivo chiamata dal Signore”.

Fece la professione solenne l'11 Febbraio 1925.

Colpita nel gennaio del 1927 da una forte influenza che la debilitò molto, Sr Elia cominciò ad accusare frequenti mal di testa, di cui non si lamentava, che sopportava senza prendere nessun medicinale.

Quando, il 21 dicembre, iniziò ad accusare anche una forte febbre ed altri disturbi, pensò che si trattasse di uno dei soliti malesseri, ma la situazione peggiorava di giorno in giorno.

Il 24 dicembre fu visitata da un medico che, pur avendo diagnosticato una possibile meningite o encefalite, non ritenne la situazione particolarmente grave, per cui soltanto il mattino successivo furono convocati al capezzale dell'inferma due medici, che constatarono l'irreversibilità delle sue condizioni.

Sr Elia muore alle 12.00 del 25 dicembre 1927, realizzando ciò che aveva detto: “Morirò in un giorno di festa”.