LETTURA BREVE Rm 8, 10-11

Se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione. 

E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.



LETTURA BREVE Rm 6, 8-11

Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 

Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.



LETTURA BREVE 1 Pt 2, 4-5

Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo.



LETTURA BREVE At 13, 30-33

Dio ha risuscitato Gesù dai morti ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono i suoi testimoni davanti al popolo. 

 E noi vi annunziamo la buona novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato.



LETTURA BREVE Is 53, 6-7

Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.


LETTURA BREVE Is 53, 4-5

Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.


PREGHIERA DI INTERCESSIONE

Nella notte in cui fu tradito, il nostro Salvatore celebrò l'ultima Cena e affidò alla Chiesa il memoriale della sua morte e risurrezione, perché lo celebrasse perennemente fino alla sua venuta. 

Nella luce di questo grande mistero, rivolgiamo al Cristo, la nostra preghiera: Santifica il popolo, che hai redento con il tuo sangue, Signore.


LETTURA BREVE Eb 7, 26-27

Tale era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli; che non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso, il Signore nostro Gesù Cristo.


LETTURA BREVE Eb 4, 14-15

Poiché abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato.


LETTURA BREVE Eb 9, 28

Cristo, dopo essersi offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione col peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza.


Beata Giuliana di Norwich - La costanza nella Preghiera

La nostra preghiera dona al Signore grande gioia e letizia. Egli la desidera e l'aspetta. Con la sua grazia può renderci simili a Lui come ci fece al momento della creazione. Questa è la sua santa volontà. 

Egli ci dice cosi: "Prega nel tuo cuore anche quando non provi gioia nella preghiera perché fa bene, anche se non senti nulla, non vedi nulla, si, anche quando pensi che non puoi pregare. Perché quando tu sei arido e vuoto, malato e debole, io amo le tue preghiere anche se non piacciono a te. Ogni preghiera di chi crede mi è preziosa". 

Dio accetta la buona volontà e il lavoro del suo servo qualsiasi sia il nostro stato d'animo.


Beata Giuliana di Norwich - La forza dell'umiltà

Egli dice: "Non biasimare troppo te stesso, pensando che la tua infelicità e i tuoi problemi siano tutta colpa tua, perché io non voglio che tu sia ingiustamente triste e scoraggiato". 

Il nostro nemico tenta di deprimerci attraverso false paure di sua invenzione. La sua intenzione è quella di stancarci e demoralizzarci e di scacciare dalla nostra mente la vista benedetta del nostro eterno Amico. 

E' una bella forma di umiltà - scaturita dalla grazia e misericordia dello Spirito Santo - quando la nostra anima peccatrice accetta volentieri e con gioia le prove che nostro Signore ci manda. Sembreranno leggere e facili se solo accettiamo contenti ciò che egli ci chiede di sopportare.


LETTURA BREVE Rm 15, 3

Cristo non cercò di piacere a se stesso, ma come sta scritto: gli insulti di coloro che ti insultano sono caduti sopra di me (Sal 68, 10).


LETTURA BREVE 1 Tm 2, 4-6

Dio nostro Salvatore vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti.



LETTURA BREVE Eb 9, 11-12

Cristo, venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano di uomo, cioè non appartenente a questa creazione, entrò una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue, dopo averci ottenuto una redenzione eterna.


LETTURA BREVE 1Pt 5,8-9

Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.

LETTURA BREVE - 1 Cor 1, 18-19

La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio. 

Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l'intelligenza degli intelligenti.


LETTURA BREVE Is 53, 2-3

È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene compiacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

Non antepongano a Cristo assolutamente nulla.

Dalla «Regola» di san Benedetto, abate.

Prima di ogni altra cosa devi chiedere a Dio con insistenti preghiere che egli voglia condurre a termine le opere di bene da te incominciate, perché non debba rattristarsi delle nostre cattive azioni dopo che si é degnato di chiamarci ad essere suoi figli. 

In cambio dei suoi doni, gli dobbiamo obbedienza continua. Se non faremo così, egli come padre sdegnato, sarà costretto a diseredare un giorno i suoi figli e, come signore tremendo, irritato per le nostre colpe, condannerà alla pena eterna quei malvagi che non l'hanno voluto seguire alla gloria. 

Destiamoci, dunque, una buona volta al richiamo della Scrittura che dice: E' tempo ormai di levarci dal sonno (cfr. Rm 13, 11). 

Apriamo gli occhi alla luce divina, ascoltiamo attentamente la voce ammonitrice che Dio ci rivolge ogni giorno: «Oggi se udite la sua voce non indurite i vostri cuori» (Sal 94, 8). E ancora: «Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese» (Ap 2, 7). E che cosa dice? Venite, figli, ascoltate, vi insegnerò il timore del Signore. Camminate mentre avete la luce della vita, perché non vi sorprendono le tenebre della morte (cfr. Gv 12, 35). 

Il Signore cerca nella moltitudine del popolo il suo operaio e dice: C'é qualcuno che desidera la vita e brama trascorrere giorni felici? (cfr. Sal 33, 13). Se tu all'udire queste parole rispondi: Io lo voglio! Iddio ti dice: Se vuoi possedere la vera e perpetua vita, preserva la lingua dal male e le tue labbra non pronunzino menzogna: fuggi il male e fà il bene: cerca la pace e seguila (cfr. Sal 33, 14-15). E se farete questo, i miei occhi saranno sopra di voi e le mie orecchie saranno attente alle vostre preghiere: prima ancora che mi invochiate dirò: Eccomi. 

Che cosa vi é di più dolce, carissimi fratelli, di questa voce del Signore che ci invita? Ecco, poiché ci ama, ci mostra il cammino della vita. Perciò, cinti i fianchi di fede e della pratica di opere buone, con la guida del vangelo, inoltriamoci nelle sue vie, per meritare di vedere nel suo regno colui che ci ha chiamati. 

Ma se vogliamo abitare nei padiglioni del suo regno, persuadiamoci che non ci potremo arrivare, se non affrettandoci con le buone opere. 

Come vi é uno zelo cattivo e amaro che allontana da Dio e conduce all'inferno, così c'é uno zelo buono che allontana dai vizi e conduce a Dio e alla vita eterna. 

In questo zelo i monaci devono esercitarsi con amore vivissimo; e perciò si prevengano l'un l'altro nel rendersi onore, sopportino con somma pazienza le infermità fisiche e morali degli altri, si prestino a gara obbedienza reciproca. 

Nessuno cerchi il proprio utile, ma piuttosto quello degli altri, amino i fratelli con puro affetto, temano Dio, vogliano bene al proprio abate con sincera e umile carità. Nulla assolutamente anteponiamo a Cristo e così egli, in compenso, ci condurrà tutti alla vita eterna.

Dai «Discorsi» di sant'Andrea di Creta, vescovo

Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele.

Venite, e saliamo insieme sul monte degli Ulivi, e andiamo incontro a Cristo che oggi ritorna da Batania e si avvicina spontaneamente alla venerabile e beata passione, per compiere il mistero della nostra salvezza. 

Viene di sua spontanea volontà verso Gerusalemme. E' disceso dal cielo, per farci salire con sé lassù «al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione e di ogni altro nome che si possa nominare» (Ef 1, 21). 

Venne non per conquistare la gloria, non nello sfarzo e nella spettacolarità, «Non contenderà», dice, «né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce» (Mt 12, 19). 

Sarà mansueto e umile, ed entrerà con un vestito dimesso e in condizione di povertà. Corriamo anche noi insieme a colui che si affretta verso la passione, e imitiamo coloro che gli andarono incontro. 

Non però per stendere davanti a lui lungo il suo cammino rami d'olivo o di palme, tappeti o altre cose del genere, ma come per stendere in umile prostrazione e in profonda adorazione dinanzi ai suoi piedi le nostre persone. 

Accogliamo così il Verbo di Dio che si avanza e riceviamo in noi stessi quel Dio che nessun luogo può contenere. Egli, che è la mansuetudine stessa, gode i venire a noi mansueto. Sale, per così dire, sopra il crepuscolo del nostro orgoglio, o meglio entra nell'ombra della nostra infinita bassezza, si fa nostro intimo, diventa uno di noi per sollevarci e ricondurci a sé. 

Egli salì verso oriente sopra i cieli dei cieli (cfr. Sal 67, 34) cioè al culmine della gloria e del suo trionfo divino, come principio e anticipazione della nostra condizione futura. Tuttavia non abbandona il genere umano perché lo ama, perché vuole sublimare con sé la natura umana, innalzandola dalle bassezze della terra verso la gloria. 

Stendiamo, dunque, umilmente innanzi a Cristo noi stessi, piuttosto che le tuniche o i rami inanimati e le verdi fronde che rallegrano gli occhi solo per poche ore e sono destinate a perdere, con la linfa, anche il loro verde. 

Stendiamo noi stessi rivestiti della sua grazia, o meglio, di tutto lui stesso poiché quanti siamo stati battezzati in Cristo, ci siamo rivestiti di Cristo (cfr. Gal 3, 27) e prostriamoci ai suoi piedi come tuniche distese. 

Per il peccato eravamo prima rossi come scarlatto, poi in virtù del lavacro battesimale della salvezza, siamo arrivati al candore della lana per poter offrire al vincitore della morte non più semplici rami di palma, ma trofei di vittoria. Agitando i rami spirituali dell'anima, anche noi ogni giorno, assieme ai fanciulli, acclamiamo santamente: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele».

LETTURA BREVE - 1 Pt 1, 18-21

Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia. 

Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma si è manifestato negli ultimi tempi per voi. E voi per opera sua credete in Dio, che l'ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria e così la vostra fede e la vostra speranza sono fisse in Dio.


LETTURA BREVE - 2 Sam 7, 28-29

Signore, tu sei Dio, le tue parole sono verità e hai promesso questo bene al tuo servo. 

Degnati dunque di benedire ora la casa del tuo servo, perché sussista sempre dinanzi a te! 

Poiché tu, Signore, hai parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo sarà benedetta per sempre!


LETTURA BREVE - Col 3, 23-24

Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che come ricompensa riceverete dal Signore l'eredità. Servite a Cristo Signore.


LETTURA BREVE - Is 52, 13-15

Ecco, il mio servo avrà successo, sarà innalzato, onorato, esaltato grandemente. 

Come molti si stupirono di lui tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo così si meraviglieranno di lui molte genti; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito.


LETTURA BREVE - Eb 13, 12-15

Gesù, per santificare il popolo con il proprio sangue, patì fuori della porta della città. 

Usciamo dunque verso di lui fuori dell'accampamento e andiamo in cerca di lui, portando il suo obbrobrio, perché non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura. 

Per mezzo di lui dunque offriamo a Dio continuamente un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome.


LETTURA BREVE - Eb 2, 9b-10

Vediamo Gesù coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti. 

Ed era ben giusto che colui, per il quale e dal quale sono tutte le cose, volendo portare molti figli alla gloria, rendesse perfetto mediante la sofferenza il capo che li guida alla salvezza.


LETTURA BREVE - Ef 4, 32 - 5, 2

Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo. 

Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.


LETTURA BREVE Is 50, 5-7 Il

Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. 

Ho presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. 

Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto confuso, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare deluso.


Abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo (Gv 2,1-2)

Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto.

Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.


LETTURA BREVE - 1 Cor 1, 27b-30

Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio. 

Ed è per lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale per opera di Dio è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione.


LETTURA BREVE - Zc 12, 10-11a

Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. 

Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. In quel giorno grande sarà il lamento in Gerusalemme.


LETTURA BREVE - Ger 31, 2.3b.4a

Così dice il Signore: Ha trovato grazia nel deserto un popolo di scampati alla spada; Israele si avvia a una quieta dimora. 

Ti ho amato di amore eterno, per questo ti conservo ancora pietà. Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata, vergine di Israele.


LETTURA BREVE - Rm 5, 8-9

Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 

A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui.


LETTURA BREVE Dt 7, 6.8-9

Tu sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato fra tutti i popoli che sono sulla terra; perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri, il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha riscattati liberandovi dalla condizione servile, dalla mano del faraone, re di Egitto. 

Riconoscete dunque che il Signore vostro Dio è Dio, il Dio fedele, che mantiene la sua alleanza e benevolenza per mille generazioni, con coloro che l'amano e osservano i suoi comandamenti.



L'IMITAZIONE DI CRISTO Libro I - cap.13 - RESISTERE ALLE TENTAZIONI

Molti, di fronte alle tentazioni, cercano di fuggire, ma cadono poi in esse anche più gravemente. Non possiamo vincere semplicemente con la fuga; ma è con la sopportazione e con la vera umiltà che saremo più forti di ogni nemico.

Non basta semplicemente fuggire le tentazioni; ma ci vuole sopportazione, vera umiltà, e ricorso a Gesù per vincerle. Anche ricorso preventivo, che si ottiene con l'affetto a Gesù.

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Il digiuno accetto a Dio - Isaia capitolo 58

Grida a squarciagola, non aver riguardo; come una tromba alza la voce; dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati.

Mi ricercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: «Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?».

Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso.

E' forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore?

Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?

Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne?

Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà.

Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!». Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio.

Commento:
Aiutare gli oppressi, togliere l'oppressione.... questo si che è mortificarsi e digunare... questo si che è combattere i vizi e servire Gesù .

LETTURA BREVE Ger 3, 25b

Abbiamo peccato contro il Signore nostro Dio, noi e i nostri padri, dalla nostra giovinezza fino ad oggi; non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio.


Ascoltare è pregare. Recitare parole non è pregare. La preghiera è ascolto e azione.

La preghiera non  è recitare parole o "preghiere", ma ascoltare, vivere dentro se stessi la Parola di Dio ascoltata, riverita, desiderata, accolta, adorata, ubbidita, goduta, esaltata, agognata, assimilata, amata.

La preghiera è vivere in comunione con Gesù.

Pregare è agire, ovvero compiere le stesse opere di Gesù con Gesù per Gesù, in Gesù.

La preghiera è ascolto e azione. 
Resta in ascolto e opera bene, questo è pregare..... 
La preghiera è ascoltare Gesù che parla.


Bisogna fare la volontà di Dio e volere quello che Dio fà

La preghiera è ascoltare Gesù, ascoltare, ascoltare la sua divina parola, consolante, bella, potente, di cui non si può fare a meno... e poi ricordarsi delle sue parole, ubbidire alle sue parole.

La preghiera non  è recitare parole o "preghiere", ma ascoltare quello che Gesù ci dice, si perchè Lui ci parla essendo più intimo a noi di quanto noi lo siamo a noi stessi.

La preghiera è stare uniti a Gesù, essere in comunione con Lui, con i suoi desideri, con i suoi voleri.

Come disse un Santo "Bisogna fare la volontà di Dio e volere quello che Dio fà".

Preghiera comunitaria con Gesù (Mt 18,19-20)



«In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».


Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!». (Lc 11,9)

LETTURA BREVE Is 58, 9cd-11

Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se offrirai il pane all'affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua oscurità sarà come il meriggio. 

Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono.


LETTURA BREVE Ger 7, 1-4 - Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni

Questa è la parola che fu rivolta dal Signore a Geremia: «Fermati alla porta del tempio del Signore e là pronunzia questo discorso dicendo: Ascoltate la Parola del Signore, voi tutti di Giuda che attraversate queste porte per prostrarvi al Signore. 

Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e io vi farò abitare in questo luogo. Pertanto non confidate nelle parole menzognere di coloro che dicono: Tempio del Signore, tempio del Signore, tempio del Signore è questo!»


LETTURA BREVE Is 58, 4-6

Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. 

Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? 

Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? 

Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?


LETTURA BREVE Ef 4,26-27.31-32

Non peccate non tramonti il sole sopra la vostra ira e non date occasione al diavolo. 

Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo



LETTURA BREVE At 2, 38-39

E Pietro disse: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo. 

Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro».


LETTURA BREVE Zc 1, 3b-4

Convertitevi a me, oracolo del Signore degli eserciti, e io mi rivolgerò a voi. 

Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti di un tempo andavano gridando: Dice il Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle vostre opere malvage. 

Ma essi non vollero ascoltare e non mi prestarono attenzione, dice il Signore.


LETTURA BREVE Is 33, 15-16

Chi cammina nella giustizia e parla con lealtà, chi rigetta un guadagno frutto di angherie, scuote le mani per non accettare regali, si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue, chiude gli occhi per non vedere il male: costui abiterà in alto, fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio, gli sarà dato il pane, avrà l'acqua assicurata.


LETTURA BREVE Ger 3, 25b

Abbiamo peccato contro il Signore nostro Dio, noi e i nostri padri, dalla nostra giovinezza fino ad oggi; non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio.