Con Lui una personale amicizia e unione, nella gioia, nella sofferenza, nella gloria.
Vengo a te amabilissimo Gesù
"Venite, venite, venite"
Vengo, vengo, vengo a te, amabilissimo Gesù, te che ho amato, cercato, desiderato. Per la tua dolcezza, la tua compassione e la tua carità, rispondo alla tua chiamata con l'amore di tutto il mio cuore, anima e forze. Non confondermi, ma agisci con me secondo la tua bontà e l'immensa tua misericordia.
A me che imploro il tuo aiuto, Signore, a me che desidero essere fortificata dal mistero della tua benedizione, accorda il soccorso della tua protezione e guida. Ci sia in me, Signore, per il dono del tuo Spirito, una prudente modestia, una saggia bontà, una discreta affabilità, una casta libertà. Fervente nella carità, non ami nulla all'infuori di te; la mia vita sia degna di essere lodata; ma io non desideri la lode.
Tu sii la mia gloria, tu la mia gioia, tu le mie delizie, tu la mia consolazione nella pena, tu il mio consiglio nel dubbio. Sii la mia difesa contro l'ingiustizia, la mia pazienza nella prova, la mia abbondanza nella povertà, il mio nutrimento nel digiuno, il mio riposo nella veglia, la mia medicina nella malattia.
Possa tu essere tutto mio in ogni cosa, possa amarti sopra ogni cosa.
Beata Elisabetta Vendramini
Diede inizio, alla famiglia delle suore terziarie francescane elisabettine in una povera soffitta che lei chiamerà splendida reggia della santa povertà. Gli inizi per Elisabetta e le sue prime sorelle furono contrassegnati da altissima povertà dalla quale nacque una profonda fiducia nella Provvidenza che, peraltro, rispondeva puntualmente alle richieste, anche le più temerarie tanto che Elisabetta poté scrivere: “Abbiamo intesa la cura che Dio si prendeva di noi”.
La compassione che ci porti.
« Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva »
Dio misericordioso, compassionevole, amico dell'uomo (Sap 1,6)..., quando parli, tutto è possibile, persino ciò che sembra impossibile alla nostra mente: Tu doni un frutto saporito in cambio delle dure spine di questa vita. (...)
Tu Signore Cristo, sei «il nostro respiro» (Lam 4,20) e lo splendore della nostra bellezza(...), sei luce e datore di luce, non hai piacere del male, non vuoi che alcuno si perda, non godi della morte di chi muore (Ez 18,32).
Non sei turbato dal disordine, né assoggettato all'ira; non sei incostante nel tuo amore, né mutevole nella tua compassione; non cambi nella tua bontà. Non giri le spalle, non ti volti dall'altra parte, ma sei totalmente luce e volontà di salvezza.
Quando vuoi perdonare, puoi farlo; quando vuoi guarire, sei potente; quando vuoi vivificare, ne sei capace; quando vuoi accordare la tua grazia, sei prodigo; quando vuoi rendere la salute, sei abile. (...) Quando vuoi rinnovare, sei creatore; quando vuoi risuscitare, sei Dio.(...) Quando, prima ancora che lo chiediamo, vuoi stendere la mano, non ti manca nulla. (...) Se vuoi rafforzare me che sono scosso, sei roccia; se vuoi dar da bere a me che sono assetato, sei fonte; se vuoi rivelare ciò che è nascosto, sei luce. (...)
Tu, che per la mia salvezza hai combattuto con forza(...), hai preso sul tuo corpo innocente tutta la sofferenza dei castighi che avevamo meritati, per manifestare come esempio negli atti la compassione che ci porti.
Santa Agnese Segni di Montepulciano
San Benedetto Giuseppe Labre
Santa Bernardetta Soubirous
Santa Maddalena di Canossa
Santa Maddalena di Canossa
Vergine, fondatrice della famiglia Canossiana dei “Figli e Figlie della Carità” per seguire Cristo povero, casto, obbediente, e testimoniare il suo Amore incondizionato tra i fratelli.