LETTURA BREVE 2 Tm 2, 8.11-13

Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti. Certa è questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui; se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, anch'egli ci rinnegherà; se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.




«Perché avete paura? Non avete ancora fede?»



Come dice la Parola di oggi : presero Gesù così come era. Ovvero prendiamo la vita così come è. Con Gesù che dorme ma è con noi nella nostra barca. 

Non abbiamo paura, comportandoci con poca fede. Prendiamo coraggio, Gesù è con noi, nelle tempeste che attraversiamo durante il viaggio all'altra vita. 

«Maestro, non t’importa che siamo perduti?».  
Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». 
Mc 4,35-41


LETTURA BREVE - Fil 2, 14-15




Fate tutto senza mormorazioni e senza critiche, perché siate irreprensibili e semplici, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione perversa e degenere, nella quale dovete splendere come astri nel mondo.



LETTURA BREVE Gc 1, 2-4


Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la prova della vostra fede produce la pazienza. E la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.




LETTURA BREVE - 2 Cor 12, 9b-10



Mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.




2 Cor 12, 9b-10


Gesù Cristo, è morto per noi, per perdonarci. - Sant'Agostino: non posso fare delle mie cose quello che voglio?

Dio ebbe compassione di noi e mandò il suo Figlio, perché morisse, non già per i buoni, ma per i cattivi, non per i giusti, ma per gli empi. Proprio così: «Cristo morì per noi empi». (Rm 5,6) 

Può darsi che qualcuno abbia la forza di morire per il giusto. Ma per l'ingiusto, l'empio, l'iniquo, chi accetterebbe di morire, se non Cristo soltanto, che è talmente giusto da poter giustificare anche gli ingiusti?

Siamo stati giustificati. Pertanto condannerà il nostro operato, ma salverà ciò che egli stesso ha creato.

Come sapete, fratelli, non avevamo opere buone, ma tutte erano cattive. Tuttavia, pur essendo tali le opere degli uomini, la misericordia divina non li abbandonò. Anzi Dio mandò il suo Figlio a redimerci non con oro né con argento, ma a prezzo del suo sangue, che egli, quale Agnello immacolato condotto al sacrificio ha sparso per le pecore macchiate, se pure solo macchiate e non del tutto corrotte.

Questa è la grazia che abbiamo ricevuto. Viviamo perciò in modo degno di essa, per non fare oltraggio a un dono sì grande. Ci è venuto incontro un medico tanto buono e valente da liberarci da tutti i nostri mali. Se vogliamo di nuovo ricadere nella malattia, non solo recheremo danno a noi stessi, ma ci dimostreremo anche ingrati verso il nostro medico.

(Disc. 23 A, 1-4; CCL 41, 321-323)

Il Signore, dunque, ha avuto misericordia di noi, ci ha donato la sua salvezza e retribuirà le nostre opere,  restando inteso che nel retribuire le nostre opere potrà fare delle sue cose quello che vuole, senza far torto a nessuno,  come spiegato da Gesù nella parabola dei Lavoratori della vigna (Matteo 20, 1-16)

Ascolta


Ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi. Mt 20,16

LETTURA BREVE - Gc 3, 17-18


La sapienza che viene dall'alto è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace.

San Tommaso di Aquino - L'esempio datoci da Gesù

Chiunque vuol vivere in perfezione non faccia altro che disprezzare quello che Cristo disprezzò sulla croce, e desiderare quello che egli desiderò. Nessun esempio di virtù infatti è assente dalla croce. 

Egli è nudo sulla croce, schernito, sputacchiato, percosso, coronato di spine, abbeverato con aceto e fiele.

    Non legare dunque il tuo cuore alle vesti ed alle ricchezze, perché «si son divise tra loro le mie vesti» (Gv 19,24); non agli onori, perché ho provato gli oltraggi e le battiture (cfr. Is 53,4); non alle dignità, perché intrecciata una corona di spine, la misero sul mio capo (cfr. Mc 15,17) non ai piaceri, perché «quando avevo sete, mi han dato da bere aceto» (Sal 68,22).

San Tommaso di Aquino

LETTURA BREVE - Gb 1,21 (Volg.); 2, 10b -

Nudo uscii dal seno di mia madre, e nudo vi ritornerò. Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; come piacque al Signore così è avvenuto: sia benedetto il nome del Signore! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare il male?

LETTURA BREVE - Pro 22, 22-23


Non depredare il povero, perché egli è povero, e non affliggere il misero in tribunale, perché il Signore difenderà la loro causa e spoglierà della vita coloro che li hanno spogliati.