Padre, così è piaciuto a te.





In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. 

Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. 

Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.»


C'è differenza tra recitare preghiere e pregare

Arrivano spesso richieste di preghiere da far girare. 

Amo Gesù non fà girare richieste di preghiere, e non invita nessuno a recitare preghiere, perchè c'è differenza tra recitare preghiere e pregare.

Pregare significa vivere in comunione con Dio, ascoltare la sua voce, compiere la sua volontà, ritenendoci servi inutili, e interrogandoci se "Abbiamo fatto quanto dovevamo fare?" 


- Lc 17,10

Questo basti, perchè questa è la preghiera.






Scacciare gli spiriti immondi e guarire le malattie e le d'infermità.



Oggi Gesù ci chiama a se, a messa, e ci dà il potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. 

Siamo stati istruiti: Gesù ci invia, ci invita, a pregare, a scacciare gli spiriti impuri, ad operare ogni sorta di bene.


Mt 10, 1-7
Dal Vangelo secondo Matteo

Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.

I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì.

Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino ».




Gesù, pensaci Tu. - A Te mi affido e mi abbandono. Confido in Te.


Perché vi confondete agitandovi?
Lasciate a me la cura delle vostre cose e tutto si calmerà. 

Vi dico in verità che ogni atto di vero, ricco e completo abbandono in me, produce l'effetto che desiderate e risolve le situazioni spinose. 

Abbandonarsi a me non significa arrovellarsi, sconvolgersi e disperarsi, volgendo poi a me una preghiera agitata perché io segua voi, è invece cambiare l'agitazione in preghiera. 

Abbandonarsi significa chiudere placidamente gli occhi dell'anima, stornare il pensiero della tribolazione e rimettersi a me perché io solo operi, dicendomi: "Pensaci tu". 

La preoccupazione, l'agitazione e il voler pensare alle conseguenze di un fatto è contro l'abbandono.

Chiudete gli occhi e lasciatevi portare dalla corrente della mia grazia, chiudete gli occhi e lasciatemi lavorare, chiudete gli occhi e pensate al momento presente, stornando il pensiero dal futuro come da una tentazione. 

Riposate in me credendo alla mia bontà e vi prometto per il mio amore che, dicendomi con queste disposizioni "Pensaci tu", io ci penso in pieno, vi consolo, vi libero, vi conduco. 

E quando debbo portarvi in una via diversa da quella che vedete voi, io vi addestro, vi porto nelle mie braccia, vi faccio trovare, come bimbi addormentati nelle braccia materne, dall'altra riva.

Quello che vi sconvolge e vi fa male immenso è il vostro ragionamento, il vostro pensiero, il vostro assillo ed il volere ad ogni costo provvedere voi a ciò che vi affligge.

Quante cose io opero quando l'anima, tanto nelle sue necessità spirituali quanto in quelle materiali, si volge a me dicendomi "Pensaci tu", chiude gli occhi e riposa!

Voi nel dolore pregate perché io operi, ma in realtà voi pregate perché io operi come voi volete. Non vi rivolgete a me, ma volete che io mi adatti alle vostre idee, non siete infermi che domandano al medico la cura, ma gliela suggeriscono.

Non fate così, ma pregate come vi ho insegnato nel Pater: "Sia santificato il Tuo nome", cioè sia glorificato in questa mia necessità; "Venga il Tuo regno", cioè tutto quello che mi sta succedendo concorra al tuo regno in noi e nel mondo;  "Sia fatta la Tua volontà, come in cielo così in terra", cioè disponi tu in questa necessità come meglio ti pare per la vita nostra eterna e temporale.

Se mi dite davvero "Sia fatta la Tua volontà", che è lo stesso che dire: "Pensaci tu", io intervengo con tutta la mia onnipotenza e risolvo le situazioni più chiuse.

Ti accorgi che il malanno incalza invece di decadere? Non ti agitare, chiudi gli occhi e dimmi con fiducia: "Sia fatta la Tua volontà, pensaci tu!". Ti dico che io ci penso e che intervengo come medico e compio anche un miracolo quando occorre. 

Vedi che la situazione peggiora? Non ti sconvolgere chiudi gli occhi e dì: "Pensaci tu!". Ti dico che ci penso e che non c'è medicina più potente di un mio intervento d'amore. Ci penso solo quando chiudete gli occhi.

Quando vedi che le cose si complicano, di con gli occhi dell'anima chiusi: "Gesù, pensaci tu!". Fa così per tutte le necessità. Fate così tutti e vedrete grandi, continui e silenziosi miracoli. Ve lo prometto per il mio amore!


Gesù, confido in Te,
sia fatta la tua volontà.
Gesù, pensaci Tu,
io sto alla tua volontà.
Gesù, confido nel Tuo amore,
spero nel tuo aiuto.




Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.



Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. 

Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» 

Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia. I presenti furono presi da stupore e dicevano: «Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?».