San Giuseppe Cafasso

San Giuseppe Cafasso
Sacerdote

Giuseppe studia e approfondisce la spiritualità di S. Francesco di Sales, che poi trasmetterà soprattutto ad uno studente: Giovanni Bosco. Il Cafasso, suo direttore spirituale dal 1841 al 1860, ha contribuito a formare e indirizzare la personalità e la spiritualità di don Bosco.

Tipica del suo insegnamento è la valorizzazione del dovere quotidiano in ordine alla santità. Come ebbe a testimoniare lo stesso fondatore dei salesiani: “La virtù straordinaria del Cafasso fu quella di praticare costantemente e con fedeltà meravigliosa le virtù ordinarie”.

Sempre attento alle necessità degli ultimi, visitava e sosteneva, anche economicamente, i più poveri, portando loro la consolazione derivante dal suo ministero sacerdotale. Il suo apostolato consisteva anche nell’accompagnamento spirituale dei carcerati e dei condannati a morte, tanto da essere definito il "prete dei carcerati".

Prudente e riservato, maestro di spirito, fu direttore spirituale di preti, laici, politici, fondatori; diceva sempre : “Non basterà un'eternità per ringraziare Dio di averci chiamati al suo servizio!”  Don Cafasso sostenne anche materialmente don Bosco e la Congregazione salesiana fin dalle sue origini.

Dopo una breve malattia morì all’età di appena 49 anni il 23 giugno del 1860.

Papa Pio XII lo riconobbe un “modello di vita sacerdotale, padre dei poveri, consolatore degli infermi, sollievo dei carcerati, salute dei condannati al patibolo”. Lo stesso Papa, nell’enciclica “Menti Nostrae” del 23 settembre 1950, lo propose come modello di sacerdote :
« Si modellino su San Giuseppe Cafasso. Noi che, non sono ancor molti anni, con intima soddisfazione dell'animo Nostro abbiamo decretato gli onori degli altari al Sacerdote torinese Giuseppe Cafasso - il quale in tempi difficilissimi fu guida spirituale, sapiente e santa, di non pochi Sacerdoti, che fece progredire nella virtù, e di cui rese particolarmente fecondo il sacro ministero - nutriamo piena fiducia che anche per il suo valido patrocinio, il Divin Redentore susciti numerosi Sacerdoti di pari santità, i quali sappiano condurre se stessi ed i propri Confratelli a così eccelsa perfezione di vita che i fedeli, ammirando i loro esempi, si sentano spontaneamente mossi ad imitarli. »