Beata Zdenka Schelingová

Beata Zdenka (Cecilia) Schelingová
Suora e martire (1916-1955)

“Gesù, ti offro la mia vita per la sua. Salvalo!”



San Leopoldo da Castelnovo

 

A Padova, san Leopoldo Mandic, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che arse di zelo per l’unità dei cristiani e dedicò tutta la vita al ministero della riconciliazione.

È apprezzato per la sua straordinaria mitezza. Non cessa di assolvere in nome di Dio e di indirizzare parole di incoraggiamento a quanti lo accostano.



« Chi crede in me vivrà »

Sant'Agostino (354-430)
vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa

Commenti al vangelo di Giovanni, omelia 49,15

« Chi crede in me anche se è morto vivrà, e chiunque vive e crede in me non morirà in eterno ». Cosa vuol dire? « Chi crede in me, anche se è morto come è morto Lazzaro, vivrà », perché egli non è Dio dei morti ma dei viventi. Così rispose ai Giudei, riferendosi ai patriarchi morti da tanto tempo, cioè ad Abramo, Isacco e Giacobbe: « Io sono il Dio di Abramo, il Dio di lsacco e il Dio di Giacobbe; non sono Dio dei morti ma dei viventi: essi infatti sono tutti vivi » (Lc 20, 38). 

Credi dunque, e anche se sei morto, vivrai; se non credi, sei morto anche se vivi. (…) Quando è che muore l'anima? Quando manca la fede. Quando è che muore il corpo? Quando viene a mancare l'anima. La fede è l'anima della tua anima.

« Chi crede in me anche se è morto nel corpo, vivrà nell'anima, finché anche il corpo risorgerà per non più morire. E chiunque vive nel corpo e crede in me, anche se temporaneamente muore per la morte del corpo, non morirà in eterno per la vita dello spirito e per la immortalità della risurrezione ».

Questo è il senso delle sue parole. « Lo credi tu? » - domanda Gesù a Marta -; e lei risponde: « Sì, Signore, io ho creduto che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, che sei venuto in questo mondo (Gv 11, 26-27). E credendo questo, ho con ciò creduto che tu sei la risurrezione, che tu sei la vita; ho creduto che chi crede in te, anche se muore, vivrà, e che chi vive e crede in te, non morirà in eterno ».


Sant'Alfonsa dell'Immacolata Concezione

Clarissa dell’India (1910-1946)

Sento che il Signore mi ha destinata, ad essere un'oblazione, un sacrificio di sofferenza. Considero il giorno in cui non ho sofferto un giorno perduto per me.

Annotava nel suo diario spirituale i santi propositi: “Non voglio agire o parlare secondo la mia inclinazione. Ogni volta che mancherò farò una penitenza... voglio essere attenta a non ribattere mai a nessuno. Agli altri dirò solo parole dolci. Voglio controllare i miei occhi con rigore. Per ogni piccola mancanza chiederò perdono al Signore e la espierò con una penitenza. Di qualsiasi genere saranno le mie sofferenze non mi lamenterò mai e quando dovessi affrontare qualche umiliazione cercherò rifugio nel Sacro Cuore di Gesù”.


Un po' di lievito fermenta tutta la pasta

San Josemaría Escrivá de Balaguer (1902-1975)
sacerdote, fondatore

“Perché tutta la pasta fermenti"

Vi ricordo che la grandezza consiste nel sostenere in modo divino il compimento fedele dei doveri abituali di ogni giorno, le lotte quotidiane che riempiono di gioia il Signore e che soltanto Lui e ciascuno di noi conosciamo. Convincetevi che, d'ordinario, non ci sarà posto per gesta abbaglianti, fra l'altro perché non ne avrete l'occasione. Invece, non vi mancano le occasioni per dimostrare nelle cose piccole, normali, il vostro amore a Cristo. ...

Nel meditare queste parole di Cristo: Per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità [Gv 17, 19], percepiamo con chiarezza il nostro unico fine: la santificazione, cioè il dovere di essere santi per santificare. 

Nel contempo, come una sottile tentazione, può venirci in mente che solo in pochi siamo decisi a rispondere alla chiamata divina, e per di più ci riconosciamo strumenti con ben scarse attitudini. E' vero, siamo in pochi in confronto al resto dell'umanità, e personalmente non valiamo nulla; ma l'affermazione del Maestro risuona con tutta la sua autorità: il cristiano è luce, sale, lievito del mondo, e un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta [Mt 5,13-14; Gal 5,9].


Beata Maria della Passione


In una pagina autobiografica racconta: “....mentre il sacerdote presentava l'Ostia Santa, il povero mio cuore palpitava con veemenza di grande gioia; e vidi, nella sacra particola nelle mani del Ministro di Dio, comparire un piccolo e vezzoso Bambino, ma ahimè! Aveva le manine ferite ed osservai che da queste ferite scorreva un canaletto di vivo sangue.... ”.

L'immagine del Cristo sofferente per l'umanità, sin dalla nascita, fa promettere a Maria Grazia di dedicare totalmente la vita a Gesù, cercando di alleviare, con le proprie sofferenze, le sofferenze del Salvatore.

“Avanti, sempre avanti, Dio provvederà”.

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Santa María Carmen Sallés y Barangueras 
Fondatrice della Congregazione delle
“Concezioniste Missionarie dell’Insegnamento”

A Madrid in Spagna fondò la Congregazione delle Suore dell’Immacolata Concezione per la formazione di donne pie e istruite

Ci sarà una risurrezione anche per noi

San Cirillo di Gerusalemme (313-350)
vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa

« Beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono »

Un albero sradicato, tagliato persino sul piede, poi ripiantato – il salice, per esempio – rispunta e rifiorisce; e un uomo sradicato dalla superficie della terra non rivivrà? I semi mietuti riposano, dormono nei granai e rivivono in primavera; e l'uomo mietuto, gettato nei granai della morte, non rivivrà? Una gemma di vigna, un ramo tagliato e trapiantato si ravvivano e portano frutti; e l'uomo per il quale tutto è stato creato, una volta caduto non potrà rialzarsi?

Contemplate ciò che succede attorno a voi. Meditate sul quadro di questo vasto universo. Semino un chicco di grano o di altro genere; cade, marcisce e non può più servire come cibo all'uomo. Eppure dalla propria putredine esso rinasce, sorge, si moltiplica. Ho seminato un solo chicco e ne raccolgo venti, trenta, e più. Ora per chi esso è stato creato? Non lo è forse per nostro uso? Non per se stessi questi semi sono usciti dal non essere. Dunque ciò che è stato creato per noi muore e rinasce, e noi, per i quali tale prodigio si opera ogni giorno, saremmo esclusi da tale beneficio? Come possiamo credere che non ci sarà una risurrezione per noi?


Chiedete quel che volete e vi sarà dato

Rimanete in me e io in voi.

Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.

Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. (Gv 15,1-8)


Beata Margarita Maria Lopez de Maturana


Margarita Maria Lopez de Maturana Ortiz de Zarate, fondatrice dell’Istituto “Suore Mercedarie Missionarie”, nasce il 25 luglio 1884 a Bilbao (E) e muore il 23 luglio 1934 a San Sebastián (E). La sua causa di canonizzazione ha portato al riconoscimento delle sue virtù eroiche, il 16 marzo 1987, ed al riconoscimento di un miracolo avvenuto per sua intercessione, il 28 aprile 2006.

Diventa suora Mercedaria nel convento di Berriz, lo stesso dove ha studiato da bambina e adolescente. Vi entra a 19 anni, prendendo il nome di Suor Margherita Maria e subito si distingue per la prolungata preghiera e per la sua carità verso tutti, facendo crescere la sua intimità con il Signore, ad aiutarla a riscoprire il carisma originario dell’Ordine dei Mercedari: la liberazione dei prigionieri in terra di missione. 

E lei, suora di clausura, votata al silenzio e alla preghiera, comincia a domandarsi cosa può fare, a inizio Novecento, per attualizzare un carisma che quattro secoli prima aveva una chiara impronta missionaria, e che nel tempo aveva assunto la dimensione orante della clausura. Una ricerca, la sua, lunga circa 15 anni, cioè fino al 1919, quando nel convento di Berriz arrivano, dalla Cina e dall’India, due missionarie a portare la loro testimonianza che ha una potenza incendiaria nel cuore di Margarita Maria, aumentando in lei il desiderio che “tutti sappiano che esiste un Dio che ci ama maternamente e ci porta nel palmo delle sue mani”.

Con il permesso della superiora comincia con il dare vita alla “Gioventù Mercedaria Missionaria”, prima associazione di quel genere in Spagna, e poi finisce per contagiare con la sua ansia missionaria l’intero convento, al punto che nel maggio 1926 tutte le suore della comunità ricevono il crocifisso missionario, preparando così la spedizione delle prime sei suore verso la Cina. 

Si impegna nella trasformazione del convento di clausura in istituto missionario, che avverrà ovviamente con il voto favorevole delle 94 suore e con il consenso della Santa Sede. Il sogno di suor Margherita Maria si avvera il 23 maggio 1930 e l’anno successivo diventa lei la prima superiora dell’Istituto delle Missionarie della beata Vergine Maria della Mercede.

In questa veste compie due volte il giro del mondo per accompagnare le sue suore che partono per la missione, per andarle a visitare nelle comunità già funzionanti, per seguire da vicino il progresso della “sua” opera, che oggi conta quasi 600 suore e 72 comunità distribuite nei vari continenti.

Muore il 23 luglio 1934, due giorni prima del suo 50° compleanno, dopo un delicato intervento chirurgico per un male incurabile, promettendo alle sue suore di aiutarle dal cielo.

Il 22 ottobre 2006, nella cattedrale di Bilbao, la suora che “aveva il cuore rivolto verso il cielo, lo sguardo al tempo e i piedi per terra” e che aveva osato tanto sotto l’azione dello Spirito, è stata solennemente proclamata beata.

Beata María Inés Teresa del Santissimo Sacramento

Beata María Inés
Fondatrice della Famiglia Inesiana

+ Clarisse Missionarie del Santissimo Sacramento (Religiose).
+ Missionari di Cristo per la Chiesa Universale (Sacerdoti e Religiosi).
+ Vanclaristi (Missionari laici single e sposati di tutte le età).
+ Gruppo sacerdotale di Madre Agnes (sacerdoti diocesani).
+ Missionari Inesiani (Laici consacrati nel mondo).
+ Famiglia Eucaristica (Associazione di laici sposati e celibi).

Visse guidata dalla rettitudine e dall'obbedienza a cercare solo la volontà di Dio, in abbandono nelle mani del Padre.

Nell'ottobre del 1924, durante la celebrazione del Congresso Eucaristico Nazionale in Messico, Gesù toccò profondamente il cuore di Manuelita. Visse un'esperienza spirituale così profonda che da quel momento in poi non pensò ad altro che a "essere tutta per il suo Dio", profondamente attratta da Gesù nell'Eucaristia.

In tempi molto difficili per i cattolici nel nostro Paese, durante la furia della persecuzione religiosa, Manuelita si consacrò all'Amore Misericordioso di Dio come vittima in olocausto, offrendo se stessa per la salvezza del Messico e del mondo intero.

Dopo aver letto "Storia di un'anima", l'autobiografia di Santa Teresa di Gesù Bambino, Manuelita decise di entrare nella vita religiosa per essere come la Piccola Santa di Lisieux: una missionaria segreta attraverso la preghiera e il sacrificio . Da allora in poi, la sua vita fu totalmente eucaristica e missionaria.

Dalle labbra di un'immagine della Vergine di Guadalupe, percepì queste parole:
Se è nei piani di Dio servirsi di voi per opere apostoliche, mi impegno ad accompagnarvi in tutti i vostri passi, ponendo sulle vostre labbra la parola persuasiva che intenerirà i cuori   e in essi la grazia di cui hanno bisogno. Mi impegno inoltre, per i meriti di mio Figlio, a concedere a tutti coloro con cui avete un rapporto, anche solo spirituale, la grazia santificante e la perseveranza finale.

Il motto adottato da Madre Inés e dalla famiglia Inesiana è: "Oportet Illum Regnare", cioè "Cristo regni" (1 Cor 15,25),  Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.



Santa Maria Maddalena

 
Santa Maria Maddalena
“Apostolorum Apostola”
Testimone oculare del Cristo Risorto

« I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa. Maria (di Màgdala) invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: “Donna, perché piangi?”. Rispose loro: “Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto”. Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: “Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo”. Gesù le disse: “Maria!”. Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: “Rabbunì!”, che significa: Maestro! Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: “Ho visto il Signore” e anche ciò che le aveva detto.» (Gv 20, 11-18).


San Camillo de Lellis

Sacerdote e fondatore dei
“Chierici Regolari Ministri degli Infermi”
(detti Camilliani)

Nessun impegno poteva strappare Camillo dal letto degli infermi: “Abbiate pazienza, - diceva a chi lo chiamava altrove - sono occupato con nostro Signore Gesù Cristo”.

Nel 1886 Pp Leone XIII lo dichiarò, insieme a S. Giovanni di Dio, Patrono degli ospedali e dei malati; 
Pp Pio XI nel 1930, lo proclamò Patrono degli infermieri;
Pp Paolo VI nel 1974, lo proclamò Protettore particolare della sanità militare italiana.


San Francesco Solano

Patrono di Argentina, Bolivia, Cile, Paraguay, Perù.

Sacerdote e missionario dell’Ordine dei Frati Minori, che per la salvezza delle anime percorse in lungo e in largo le regioni dell’America Meridionale e si adoperò con la predicazione e la testimonianza per insegnare ai popoli indigeni e agli stessi coloni spagnoli la novità della vita cristiana


Gustate e vedete com'è buono il Signore.

Il Signore è scudo a coloro che agiscono con rettitudine, vegliando sui sentieri della giustizia e proteggendo le vie dei suoi fedeli. (Prv 2, 1-9)

(Sal 33)
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce.

L'angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera. Gustate e vedete com'è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi: nulla manca a coloro che lo temono. I leoni sono miseri e affamati, ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.


San Benedetto da Norcia

Abate, patrono d'Europa.

La preghiera è in primo luogo un atto di ascolto (Prol. 9-11), che deve poi tradursi nell’azione concreta. “Il Signore attende che noi rispondiamo ogni giorno coi fatti ai suoi santi insegnamenti” (Prol. 35).

Operare così: « soccorrere i poveri,... visitare i malati,... aiutare chi è colpito da sventura, consolare gli afflitti,... nulla anteporre all'amore di Cristo » (Regola, IV).

L’Abate deve essere insieme un tenero padre e anche un maestro determinato, mite ed umile (2,24), un vero educatore. Deciso contro i propri vizi, zelante nelle virtù cristiane, è chiamato soprattutto ad imitare la tenerezza del Buon Pastore (27,8), ad “aiutare piuttosto che a dominare” (64,8), ad “accentuare più con i fatti che con le parole tutto ciò che è buono e santo” e ad “illustrare i divini comandamenti col suo esempio” (2,12). Per essere in grado di decidere responsabilmente, anche l’Abate deve essere uno che ascolta “il consiglio dei fratelli” (3,2), perché “spesso Dio rivela al più giovane la soluzione migliore” (3,3).


Beato Luigi Caburlotto

La vera pace si trova nella volontà di Dio.
(Beato Luigi Caburlotto)

Preghiera per la glorificazione del Beato Luigi Caburlotto

Padre di Misericordia che, per salvare l’uomo,
hai mandato nel mondo il Cristo tuo Figlio,
forza dei deboli e consolazione degli afflitti,
ti supplichiamo di concederci il miracolo e le grazie
che con fede ti domandiamo …
per intercessione del Beato Sacerdote Luigi Caburlotto,
che per tuo amore si fece padre degli orfani
e conforto dei sofferenti. Amen.

Gloria al Padre …
Beato Luigi Caburlotto, intercedi per noi.


Beata Marija Petković di Gesù Crocifisso

Fondatrice della Congregazione:
“Figlie della Misericordia”

Era capace di soffrire e sopportare le offese, e “della povertà e umiltà fece i più grandi valori della sua vita”.


Santa Veronica Giuliani


Badessa dell’Ordine delle Clarisse Cappuccine

Il Signore mi disse: “Io sono Tuo, ti do Me stesso completamente. Chiedi qualunque cosa, e ti sarà concessa”. Io gli risposi: "Mio amato, l'unica cosa che chiedo, è di non essere mai separata da te.". 


Amabile Gesù, mio amore e mio amico.


Amabile Gesù, mio amore e mio amico, in Te confido, Tu sei tutto per me. Tu sei la mia Provvidenza. Tu sei il mio Creatore, il mio Redentore, la mia Resurrezione. Tu sei il mio Perdono, la mia Misericordia, il mio Rimedio.

Amabile Gesù, mio amore e mio amico, Tu sei il mio tesoro e la mia ricchezza, la mia attrazione, la mia consolazione, il mio scudo, il mio riparo, la mia difesa, il mio retributore, il mio amico, il mio Signore Dio, il mio medico e la mia salute, la mia gioia, la mia vita.

Amabile Gesù, mio amore e mio amico, come vuoi Tu, quando vuoi Tu, finché vuoi Tu, perché lo vuoi Tu, se vuoi Tu, così sia.

Amabile Gesù, mio amore e mio amico, Tu sei il mio giardino pieno di frutti, Tu sei la mia casa spaziosa, Tu sei il mio soggiorno di relax, Tu sei la mia splendida giornata, Tu sei il mio riposo tranquillo e la mia consolazione.

Amabile Gesù, mio amore e mio amico, in Te ogni bene, tutto il bene, il sommo bene. A Te lode e benedizione, a Te ringraziamenti e onori, a Te la nostra riparazione, a Te la nostra supplica fiduciosa. 

Amabile Gesù, mio amore e mio amico, tutto ciò che Tu vuoi lo compi, lo realizzi. Tu vuoi la nostra salvezza, Tu vuoi la nostra felicità e il nostro bene, Tu ci hai promesso e detto: "Ecco, io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questa terra, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che ti ho detto". (Gn 28, 10-22)



Sant'Antonio Maria Zaccaria


Sant'Antonio Maria Zaccaria
Sacerdote e fondatore dei Chierici Regolari di San Paolo


Preghiera della Beata Speranza di Gesù da Collevalenza



Signore, quanto hai fatto ricadere su di noi, l'hai fatto con retto giudizio, poiché noi abbiamo peccato, non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti. Ma ora, salvaci con i tuoi prodigi; da' gloria al tuo nome, Signore, fa' con noi secondo la tua clemenza, secondo la tua grande misericordia. (Dn 3, 31.29.43.42)


Domenica 23 settembre 2029
XXVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno A

Salmo 32
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame.


San Bernardino Realino

A Lecce, san Bernardino Realino, sacerdote della Compagnia di Gesù, che rifulse per carità e bontà e, rigettati gli onori mondani, si dedicò alla cura pastorale dei prigionieri e degli infermi e al ministero della parola e della penitenza.


Beata Eugenia Joubert


A Liegi in Belgio, beata Eugenia Joubert, vergine della Congregazione della Sacra Famiglia del Cuore di Gesù, che si adoperò per trasmettere ai bambini la dottrina cristiana e, ammalatasi di tisi, seguì con amore Cristo sofferente.