« Credo nella comunione dei santi »

       Quanto a noi, fratelli amatissimi, abbiamo cura di ciò che riguarda il nostro impegno nella vita comune, «conservando l'unità dello spirito nel vincolo della pace», mediante «la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo» (Ef 4,3; 2Co 13,13). Dall'amore di Dio procede l'unità dello spirito; dalla grazia del Signore nostro Gesù Cristo procede il vincolo della pace; dalla comunione dello Spirito Santo procede quel comunicare che è necessario a quanti fanno vita comune perché possano far vita comune. (...)

      «Credo, Signore, nello Spirito Santo, nella santa Chiesa cattolica, nella comunione dei santi» (Credo). 

Là risiede la mia speranza, il mio coraggio, la mia fiducia; là è fondata la mia sicurezza, quando confesso la mia fede. (...) Se mi è dato, Signore, di «amarti e di amare il mio prossimo» (Mt 22,37-39), sebbene piccoli e scarsi siano i miei meriti nutro una speranza ben più alta, che va al di là dei miei meriti: confido che, per la comunione della carità, i meriti dei santi mi verranno in aiuto, sì che alla mia insufficienza e imperfezione supplirà la comunione dei santi. (...) La carità fa spaziare la nostra speranza fino alla comunione dei santi, in una comunione di meriti e di premi. Ma la comunione dei premi è propria del tempo futuro: è la comunione della gloria che dovrà essere rivelata in noi.

      Vi sono in definitiva tre comunioni: la comunione di natura, cui è connessa la comunione della colpa (...); poi quella di grazia; e infine quella di gloria. 

La comunione di grazia comincia a riparare la comunione di natura escludendo da essa la comunione di colpa; la comunione di gloria riparerà fin nel profondo la comunione di natura escludendo da essa completamente la comunione di collera, quando «Dio tergerà ogni lacrima dagli occhi» dei santi (Is 25,8; Ap 21,4). Allora tutti i santi avranno come «un cuore solo e un'anima sola»; «ogni cosa sarà fra loro comune», perché Dio sarà «tutto in tutti» (At 4,32; 1Co 15,28). 

Perché possiamo giungere tutti a questa comunione e ci raduniamo in unità, la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti noi. Amen.

Baldovino di Ford (ca 1190) abate cistercense, poi vescovo

Trattato della vita cenobitica, PL 204, 544s

Gesù, voglio ricambiarti l'amore che mi dai.

Gesù Misericordioso, ti rendo grazie per il tuo perdono.

Donami la grazia di amarti e diventare un tuo amico perfetto e di servirti fedelmente. Donami di esaudirti in ogni tuo desiderio. Tu sempre pensi al mio bene, fa che io collabori con Te e non ti sia di ostacolo.

Nella tua infinità bontà Tu ti degni di chiamarmi ad amarti e vuoi essere amato da me indegno.

A Te mi affido, io sono così povero, accoglimi come sono e rendimi come mi vuoi. Concedimi quello che a Te piace. Fà, mio Signore, che io e Te siamo una cosa sola, per sempre.

Signore Gesù, quando prego donami la fede di aver ottenuto quello che chiedo. Come tu hai detto: " Quello che chiedi nella preghiera abbi fede di averlo ottenuto e ti sarà concesso".

Grazie per l'amore che hai per tutti noi. Grazie per le tue meravigliose parole. Grazie infinite per il dono di Te stesso nella Santa Eucaristia.

Gesù Amore, unisco il sacrificio della mia povera vita al sacrificio che Tu fai sull'altare durante la Santa Messa in riparazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.

Ti supplico di aiutarci nei nostri bisogni spirituali ed anche nei nostri interessi materiali. Non abbandonarci nelle tentazioni. Liberaci da ogni male.

Gesù, a Tua Madre Maria hai detto: "Ecco tuo figlio". Grazie di averci donato a Tua madre come suoi figli, e grazie anche perchè a noi hai detto "Figlio ecco tua madre". Signore Gesù aiutaci ad amare la mamma tua che ci hai donato e affidato, aiutaci ad assisterla e servirla nelle sue necessità, così come anche Lei ci aiuta, ci assiste e ci protegge in ogni cosa. Permettici che un giorno saremo ammessi nel Tuo Regno Eterno insieme a Lei e insieme ai tanti gloriosi Beati.

Signore Gesù, aiutami a fare quello che dici, a venire a Te, ascoltare le Tue parole e a metterle in pratica. Liberami dall'ipocrisia e dalla falsità.

Gesù Misericordioso, ancora grazie per aver perdonato i miei peccati.

Concedimi una forte attrazione per Te. Concedimi il desiderio ardente di amarti e serviti, in questo mondo e per tutta l'eternità. Rendimi come mi vuoi. Avvenga per me come Tu desideri. Concedimi l'uniformità alla Tua Volontà. Donami totale e fiducioso abbandono nella Tua Provvidenza.

A Te affido me stesso e tutto quello che mi riguarda. Vieni presto in mio aiuto. Guarda al tuo poveretto, che povero io sono. Intervieni presto in mio soccorso.

Signore ti lodo e ti benedico, ti adoro e ti ringrazio per ogni cosa, ti supplico portami in paradiso con Te. Gesù, sei Tu il mio paradiso.

Signore Gesù, senza di Te sono un nulla, riscontro da parte mia solo manchevolezza.

Libera il mio cuore da ogni passione che lo irretisce e dammi lo stesso ardente ed infiammato amore che hai per me, così che io possa ricambiarti l'amore che mi porti.

Gesù realizza Tu in me quello che io non sono capace di fare senza di Te. Amen


Gesù aiutami a ricambiati l'amore che mi dai.







Per darti la mia gloria ho sopportato le sofferenze dovute a te.

San Cesario di Arles (470-543) monaco e vescovo

Omelie, n°57

      A coloro che hanno disprezzato la sua misericordia il Signore dirà: “Uomo, con le mie mani ti ho plasmato io dalla polvere, ho soffiato io l’alito di vita nel tuo corpo di terra, mi sono degnato io di conferirti la nostra immagine e la nostra somiglianza, ti ho collocato io in mezzo alle delizie del paradiso. Ma tu, disprezzando i comandamenti di vita, hai preferito seguire il Seduttore invece del Signore. (...)  

      In seguito, quando eri stato cacciato dal paradiso e imprigionato dai legami della morte a causa del peccato, io, commosso dalla misericordia, sono entrato nel seno verginale di Maria per venire nel mondo, senza danno per la sua verginità. Sono stato deposto nella mangiatoia, avvolto in fasce; ho sopportato i disagi dell’infanzia e le sofferenze umane, con le quali mi sono fatto simile a te allo scopo di renderti simile a me. Ho sopportato gli schiaffi e gli sputi da coloro che si prendevano gioco di me, ho bevuto l’aceto con il fiele. Picchiato da verghe, coronato di spine, inchiodato alla croce, trafitto dalla lancia, ho reso l’anima nei tormenti per strapparti alla morte. 

Vedi il segno dei chiodi con i quali sono stato appeso; vedi il mio fianco trafitto dalle ferite. Ho sopportato le sofferenze dovute a te per darti la mia gloria; ho sopportato la morte dovuta a te perché tu vivessi in eterno. Ho riposato, rinchiuso nel sepolcro, perché tu possa regnare in cielo.

      Perché dunque hai perso ciò che ho sofferto per te? Perché hai rinunciato alle grazie della tua redenzione? (...) Rendimi la tua vita, per la quale io ho dato la mia; rendimi la tua vita che stai distruggendo senza sosta con le ferite dei tuoi peccati.”


Già da tempo avrebbero fatto penitenza.

In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite:

«Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere.

Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra.

E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe!

Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!». (Mt 11, 20-24)


Gesù, aiutami a fare penitenza per amor tuo,
Tu che hai fatto tanta penitenza per amor mio.



Neanche uno di essi.

Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.

Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri! (Mt 10,29-31)







Chiedi qualunque cosa, e ti sarà concessa.

Gesù apparendo a Santa Veronica Giuliani le disse: "Io sono Tuo, ti do Me stesso completamente. Chiedi qualunque cosa, e ti sarà concessa”. 

Santa Veronica gli rispose: "Mio amato, l'unica cosa che chiedo, è di non essere mai separata da te."




Essere in Cristo, pensare come Lui,

Papa Francesco
Udienza generale del 10/04/2013

“Predicate che il regno dei cieli è vicino”

Dobbiamo avere il coraggio della fede e non lasciarci condurre dalla mentalità che ci dice: “Dio non serve, non è importante per te”, e così via. E’ proprio il contrario: Dio è la nostra forza! Dio è la nostra speranza! Cari fratelli e sorelle, dobbiamo avere noi per primi ben ferma questa speranza e dobbiamo esserne un segno visibile, chiaro, luminoso per tutti. (…)

La speranza di noi cristiani è forte, sicura, solida in questa terra, dove Dio ci ha chiamati a camminare, ed è aperta all’eternità, perché fondata su Dio, che è sempre fedele. (…) Essere risorti con Cristo mediante il Battesimo (Rom 6,4), con il dono della fede, per un’eredità che non si corrompe (1Pt 1,4), ci porti a cercare maggiormente le cose di Dio. (…) 

Essere cristiani non si riduce a seguire dei comandi, ma vuol dire essere in Cristo, pensare come Lui, agire come Lui, amare come Lui; è lasciare che Lui prenda possesso della nostra vita e la cambi, la trasformi, la liberi dalle tenebre del male e del peccato.

Cari fratelli e sorelle, a chi ci chiede ragione della speranza che è in noi (cfr 1Pt 3,15), indichiamo il Cristo Risorto. Indichiamolo con l’annuncio della Parola, ma soprattutto con la nostra vita di risorti. Mostriamo la gioia di essere figli di Dio, la libertà che ci dona il vivere in Cristo, che è la vera libertà (Rom 8,21), quella che ci salva dalla schiavitù del male, del peccato, della morte! Guardiamo alla Patria celeste, avremo una nuova luce e forza anche nel nostro impegno e nelle nostre fatiche quotidiane. E’ un servizio prezioso che dobbiamo dare a questo nostro mondo, che spesso non riesce più a sollevare lo sguardo verso l’alto, non riesce più a sollevare lo sguardo verso Dio.

Alzati, prendi il tuo letto e và a casa tua.

Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto.
Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». (Mt 9,2-8)

Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina? 

Ora, perché sappiate che il Figlio dell`uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora al paralitico, prendi il tuo letto e và a casa tua. Ed egli si alzò e andò a casa sua. 

A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.



Gesù, voglio quello che vuoi Tu.

Signore Gesù Cristo, non voglio ne morire, ne vivere, voglio quello che vuoi Tu.

Beato Gennaro Maria Sarnelli
Sacerdote redentorista

A Dio la gloria nei secoli dei secoli. Amen

Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen. (2 Tm 4,18)


La Grande Promessa del Cuore Immacolato di Maria

La Vergine Maria promise a suor Lucia di Fatima il 10 dicembre 1925:

“A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la Santa Comunione, reciteranno il Rosario, e mi faranno compagnia quindici minuti meditando i misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazione, io prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie della salvezza“.

Lucia chiese a Gesù quale fosse il motivo del numero cinque:

“Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria:
Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione
Le bestemmie contro la sua Verginità
Le bestemmie contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini
L’opera di coloro che pubblicamente infondono nei cuori dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata
L’opera di coloro che La offendono direttamente nelle sue immagini sacre“

CONDIZIONI

a. Fare cinque Comunioni riparatrici , ogni primo sabato del mese (e non in un altro giorno)
b. Fare cinque Confessioni riparatrici, il giorno del primo sabato del mese (o anche otto giorno primi o dopo il primo sabato)
c. Fare la Confessione e la Comunione per cinque mesi consecutivi (chi interrompe, anche involontariamente, deve ricominciare)
d. Recita del Santo Rosario e un quarto d’ora di meditazione sui misteri del Rosario, tenendo compagnia la Madonna per consolarla
e. per chi non potrà soddisfare a tutte le condizioni il sabato, non potrà farlo di domenica? “Sarà ugualmente accettata – continuò il Signore – la pratica di questa devozione alla domenica dopo il primo sabato, quando i miei sacerdoti, per giusti motivi, lo concederanno alle anime“.

San Giovanni Eudes: "Ecco tua madre!"

       Maria ci vede e ci ama come suo figlio e come fossimo suoi figli, che hanno questa gloriosa qualità per due ragioni. Prima di tutto perché, essendo madre del Capo, della testa, ella è di conseguenza madre delle membra (cfr Col 2,19). Poi perché il Salvatore, sulla croce, ci ha consegnati a sua madre come figli. 

       Ce l’ha data non solo come regina e sovrana, ma nella qualità più vantaggiosa per noi che si possa immaginare, cioè in qualità di madre, dicendo ad ognuno di noi ciò che ha detto al discepolo prediletto: "Ecco la tua madre!". E ci dà a lei, non come servitori o schiavi, cosa che sarebbe un grande onore per noi, ma come figli.

      “Ecco il tuo figlio!”, le dice, parlando di ognuno di noi nella persona di san Giovanni, come se le dicesse: “Ecco le mie membra che ti do perché siano tuoi figli; li metto al mio posto, affinché li custodisci come fossi io e li ami con lo stesso amore con cui mi ami; amali come io li amo”. Madre di Gesù, ci guardi e ami come tuoi figli e come fratelli del tuo figlio Gesù, con lo stesso cuore; e ci ami ed amerai per sempre con lo stesso amore con cui ami lui.

      Perciò, fratelli miei, ricorrete al cuore della madre più caritatevole, in tutti i vostri bisogni, necessità, perplessità ed angustie. E’ un cuore che veglia sempre su di noi e sulle più piccole cose che ci riguardano. E’ un cuore tanto pieno di bontà, dolcezza, misericordia e generosità, che nessuno mai di coloro che l’hanno invocato con umiltà e fiducia ne è tornato senza consolazione.

San Giovanni Eudes (1601-1680)
sacerdote, predicatore, fondatore di istituti religiosi

Tratto da: Il cuore ammirabile, libro 11, cap 2.


Le promesse di Gesù a S. Margherita Maria Alacoque

Gesù apparso a Paray Le Monial a Santa Margherita Alacoque promette ai devoti del suo Sacro Cuore:

1 - Darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato.

2 - Metterò la pace nelle loro famiglie.

3 - Li consolerò in tutte le loro pene.

4 - Sarò loro rifugio sicuro durante la vita e soprattutto alla loro morte.

5 - Spargerò abbondanti benedizioni su tutte le loro imprese.

6 - I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l'oceano infinito della misericordia.

7 - Le anime tiepide diventeranno ferventi.

8 - Le anime ferventi si eleveranno a grande perfezione.

9 - Benedirò le case dove l'immagine del mio Sacro Cuore sarà esposta e onorata.

10 - Darò ai sacerdoti il dono di toccare i cuori più induriti.

11 - Le persone che propagheranno questa devozione avranno il loro nome scritto nel mio Cuore, dove non sarà mai cancellato.

12 - Io prometto nell'eccesso della misericordia del mio Cuore che il mio amore onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno il primo venerdì del mese per nove mesi consecutivi la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà loro rifugio sicuro in quell'ora estrema.




Gesù, aiutaci. Avvenga per noi come desideri Tu.

Gesù, siamo indegni della tua attenzione e del tuo aiuto, è vero, ma la nostra indegnità farà apparire più grande la tua misericordia e bontà.

Come per Elisabetta quando si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. 

Allo stesso modo, Signore Gesù, hai esaltato in noi la tua misericordia e vuoi esaudire i tuoi desideri a nostro riguardo, a gloria del tuo nome.

E' stato per noi come Tu hai voluto, come Tu hai permesso. Avvenga ora per noi come Tu desideri, come piace a Te, non quello che vogliamo noi.

Donaci Te stesso e il desiderio di una santa vita in comunione con Te. Concedici di essere a Te uniti e diventare una sola cosa con Te. Donaci quello che ci bisogna, secondo Te, sia per le cose spirituali ed anche riguardo agli interessi e ai beni materiali. Gesù, tutto attendiamo da Te.

Gesù, per intercessione della Beata Vergine Maria, mamma tua e mamma nostra, di San Giuseppe suo sposo, di San Giovanni Battista, di tutti i Patriarchi, i Profeti e i Santi Apostoli, di Santa Maria Maddalena, di Santa Marta e San Lazzaro, di Sant'Agostino d'Ippona, di San Pasquale Baylon, di San Giuliano Eymard, di San Francesco Spinelli, di Santa Maria Cristina dell’Immacolata Concezione, di Santa Maria Maddalena dell'Incarnazione, di San Leopoldo Mandic, di San Pio da Pietralcina, di San Giovanni Paolo II, di Santa Faustyna Kowalska, di Santa Bertilla Boscardin, di Santa Caterina da Siena, di Sant'Agnese da Montepulciano, di Santa Rita da Cascia, di Santa Margherita da Cortona, di Santa Geltrude Comensoli, di Santa Maria Mantovani, di San Francesco di Assisi, di San Bonaventura da Bagnoregio, di Sant'Antonio da Padova, di San Francesco di Sales, di Sant'Alfonso Maria de Liguori, di San Luigi da Montfort, di San Paolo della Croce, di San Giacomo della Marca, di San Charles de Foucauld, di San Gabriele dell'Addolorata, di San Giovanni Calabria, e di tutti i Santi e le Sante, per il loro esempio e la loro intercessione, aiutaci. 

Per il tuo grande amore, aiutaci Signore Gesù, aiutaci. Per la tua clemenza, aiutaci. Con tanta benevolenza e condiscendenza Tu ci hai detto: Qualunque cosa chiederete nel mio Nome la farò. Aiutaci Gesù. In Te confido, a Te mi affido. Mio Dio, Tu sei mio Padre, Tu sei mio Amico, Tu sei mio Salvatore, mio Liberatore. Amen.

 

Abbi fede. Io pregherò il Signore per te ed Egli ti esaudirà. (San Leopoldo)
Non temere, continua solo ad aver fede! (Mc 5, 21-43)

Passare dalle parole ai fatti - San Vincenzo de' Paoli

Amiamo Dio, fratelli miei, amiamo Dio, che sia però a spese delle nostre braccia, che sia col sudore del nostro volto. Perché spessissimo, tanti atti di amore di Dio, di compiacenza, di benevolenza e altri simili affetti e pratiche di un cuore tenero, anche se buonissimi e molto desiderabili sono per lo meno molto sospetti se non si arriva ad amare coi fatti. « In questo, dice nostro Signore, è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto » (Gv 15,8).

E a questo dobbiamo stare molto attenti; perché sono parecchi, per quanto siano composti esteriormente, ed abbiano grandi sentimenti per Dio interiormente, a fermarsi qui. E quando vengono ai fatti e si trovano in occasioni di agire, vengono meno. Vanno fieri della loro immaginazione infervorata; si accontentano dei dolci colloqui che hanno con Dio nell'orazione; anzi ne parlano come angeli. 

Però, alla fine, se si tratta di lavorare per Dio, di soffrire, di mortificarsi, d'istruire i poveri, di andare a cercare la pecora smarrita, di amare che manchi a noi qualche cosa, di consentire alle malattie o a qualunque altra disgrazia, allora, purtroppo! non c'è più nessuno, il coraggio vien meno. No, non ci inganniamo. Tutto il nostro compito consiste nel passare dalle parole ai fatti.


San Vincenzo de' Paoli (1581-1660)
sacerdote, fondatore di comunità religiose

Colloqui spirituali ai Missionari, ed. 1960, p. 905-907


Gesù, hai voluto soffrire per me.

Dolcissimo e buon Gesù, tu hai voluto soffrire per me, per liberarmi da ogni male, per darmi la tua forza e il tuo coraggio, per insegnarmi a praticare ogni tua virtù: la tua pazienza, la tua umiltà, la tua benevolenza, la tua mitezza, la tua povertà, la tua castità, la tua sobrietà, la tua pietà, la tua devozione. Quanto amore, mio Gesù, quanta bontà, quanta misericordia.

Aiutami Signore, per amor tuo, a voler soffrire insieme a te, aiutami a partecipare alle tue sofferenze per poi partecipare alla tua gloria. Gesù amore infinito, immenso, dammi amore per te che hai tanto voluto soffrire per me.

Santa Madre Maria, madre di Gesù e madre mia, madre addolorata per amor mio, per me, così addolorata per amor mio da arrivare a volere offrire sulla croce a Dio Padre il tuo figlio, il tuo dolce figlio, il tuo unico figlio, per me.

Madre onnipotente per grazia, aiutami a volere offrire il povero sacrificio della mia vita in unione a quello che Gesù fa di se stesso nel Sacramento Santissimo della Eucaristia in riparazione dei miei peccati e di quelli del mondo intero.

Gesù Amore, hai voluto soffrire per me, dammi voglia, gusto e amore di soffrire con te, per amor tuo, insieme a te, infinito Amore Misericordioso. Santi e Sante di Dio pregate per me. Angelo di Dio, mio custode, intercedi per me. Amen.




Signore fa che io diventi tuo servo fedele e tuo amico perfetto.


Signore Gesù Cristo, presente nel Santissimo Sacramento, lode e onore a Te. Infiniti ringraziamenti per il tuo amore, la tua fedeltà e tutto quello che ci dai.
Aiutami ad unire il povero sacrificio della mia vita al sacrificio che fai di Te stesso sull'altare, in riparazione dei miei peccati e di quelli di tutto il mondo.

Gesù, mi affido a Te che hai detto: "Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri." Ti supplico di aiutarci a compiere quello che ci comandi. Signore fa che ognuno di noi diventi tuo servo fedele e tuo amico perfetto.

Donaci e accresci in noi l'amore per Te, donaci la perseveranza finale e il compimento della tua volontà e dei tuoi comandi.

Signore, con la tua grazia e il nostro impegno, avvenga questo per tutti e in particolare per noi che te lo chiediamo. Per i meriti della tua dolorosa passione e per intercessione di Maria, Vergine e Madre nostra, e di tutti i Santi.

Amen.



S. Pasquale Baylon - Apostolo di Gesù Eucaristia


Sono felice di unire il povero sacrificio della mia vita al sacrificio di Gesù. (San Pasquale Baylon)

Patrono delle Opere Eucaristiche.
A Villa Real presso Valencia in Spagna, san Pasquale Baylon, religioso dell’Ordine dei Frati Minori, mostrandosi sempre premuroso e benevolo verso tutti, venerò costantemente con fervido amore il mistero della Santissima Eucaristia

Bisogna cercare Dio sopra ogni altra cosa

Dagli «Scritti» di san Pasquale Baylon


Poiché Dio desidera ardentemente donarci cose buone, abbi la certezza che Egli ti darà tutto quello che di buono tu chiedi.

Non chiedere comunque nulla che Dio non ti abbia invitato e mosso a chiedere, e tieni presente che Egli è più disposto ad esaudire la tua richiesta che tu a chiedere; sempre Egli aspetta che noi desideriamo e chiediamo.

Per cui a chiedere ti spinga più la volontà di Dio che vuole donarti, anziché chiedere questo o quello: le preghiere devono essere sempre fatte in vista dei meriti di nostro Signore Gesù Cristo e dei beni che Egli ci ha acquistato con la sua passione.

Esercita quindi la tua anima in continue ed intense azioni, desiderando quello che Dio desidera, rimuovendo dalla tua volontà tutto ciò che potrebbe a te sembrare di bene o di guadagno, secondo te,  ma cercando gli interessi di Dio, e pensando e pregando secondo Dio e non secondo gli uomini e quello che sembra bene a te, ma secondo quello che sembra bene a Dio. 

Non fare altre preghiere e richieste diverse da quella che devi fare in accordo con Lui, chiedendo i beni che piacciono a Lui. 

Anzi questo chiedi sommamente: che Dio sia amato e cercato sopra ogni altra cosa. È infatti cosa degna che prima e soprattutto si cerchi Dio, e il fuoco del suo amore, anche perché la divina Volontà vuole che riceviamo ciò che chiediamo per divenire più idonei a servirlo ed amarlo più perfettamente.

Tutte le tue preghiere quindi siano fatte con questa disposizione, e quando chiedi questo, chiedilo per amore e con amore, istantemente (continuamente) e importunamente. Separa il tuo cuore dalle cose di questo mondo; e ricordati che in questo mondo niente altro esiste se non tu e Dio solo.

Non allontanare, neppure per breve tempo, il tuo cuore da Dio; i tuoi pensieri siano semplici e umili; sempre sollecita la tua attenzione su te stesso, e sul tuo amor di Dio sopra tutte le cose, come profumo che si spande.

Rendere grazie a Dio non è altro che un atto interno dell'anima per il quale uno ringrazia per aver ricevuto un bene celeste o terrestre riconoscendo Dio immenso e Signore dell'universo, dal quale viene ogni bene; e gode per tutta la gloria che ne viene a Dio, in quanto è stato reso degno di tale grazia, per cui è pronto ad amare Dio sempre più e a servire il Datore di ogni bene.

Quando ricevi qualche dono da Dio offrigli quello che sei con gioia e letizia, umiliando te stesso e disprezzandoti, rinunciando alla tua volontà in modo da poterti dedicare interamente al suo servizio.

Rendi molte, anzi infinite grazie, rallegrandoti della potenza e della bontà del Signore, che ti elargisce doni e benefici, per i quali ora gli rendi grazie. E se vuoi che il tuo rendimento di grazie sia accetto a Dio, prima di farlo, umilia, rinnega e disprezza te stesso, riconoscendo la tua povertà e miseria, sì da comprendere che tutto quello che hai, lo hai ricevuto dalla munificenza di Dio, godendo e rallegrandoti nel vederti arricchito di grazia e di doni, e poco considerando il bene o l'utilità che ne potrebbe derivare, affinché tu possa meglio servire Dio.



Dal Vangelo secondo Matteo:
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. (Mt 6,31-34)



Ritornerò e vi prenderò con me.

Nella casa del Padre mio vi sono molti posti.
Se no, ve l`avrei detto. Io vado a prepararvi un posto;
quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.
E del luogo dove io vado, voi conoscete la via. (Gv 14)


In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 
E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.


Maria Madre di Gesù, a Te ricorriamo, fiduciosi.





 

Abbiate fede anche in me

Non sia turbato il vostro cuore.

Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. (Gv 14,1)




Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò

Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. (Gv 14, 13-14.)