Beata Maddalena Caterina Morano
Suora delle “Figlie di Maria Ausiliatrice”
Maddalena Caterina Morano, sesta di otto figli, nasce a Chieri, in provincia di Torino, il 15 novembre del 1847.
Nel 1878 Maddalena si consiglia col suo direttore spirituale e va a parlare con don Bosco che l’indirizza a Mornese dove Madre Mazzarello l’accoglie festante; fu subito messa ad insegnare.
Nel 1880 si consacra a Dio con i voti perpetui e, in quell’occasione, ripete a Gesù la sua preghiera: “Signore, non permettere che io muoia senza essere arrivata alla santità. Fammi Santa!”.
Nel 1881, sotto richiesta dell’arcivescovo di Catania, Maddalena viene inviata a dirigere la nuova opera di Trecastagni, dove servivano tre maestre. Per quattro anni dirige, insegna, lava, cucina, è catechista ma soprattutto testimone, tanto che cominciano a bussare le ragazze: “vogliamo essere come lei!” Dopo una pausa di un anno a Torino, dove dirige la casa FMA di Valdocco, viene rimandata in Sicilia come visitatrice, direttrice e maestra delle novizie. Ha il compito di fondare nuove case e di formare sante suore. Volgendo costantemente “uno sguardo alla terra e dieci al Cielo”, apre scuole, oratori, convitti e laboratori in ogni parte dell'isola.
Sorgono nuove numerose vocazioni, attratte dal suo zelo apostolico e dal clima comunitario che si crea intorno a lei. Il suo molteplice apostolato è apprezzato e incoraggiato dai Vescovi. Nelle nuove fondazioni, riuscì ad inculturare fedelmente il carisma di don Bosco e il Sistema Preventivo.
Minata da un'affezione tumorale, il 26 marzo 1908 suor Maddalena Caterina Morano muore a Catania. Alla sua morte le case della Sicilia sono 18, le suore 142, le novizie 20, le postulanti 9.