Maria è profondamente rattristata dal rifiuto che il mondo oppone a Gesù. Scrive: «Il mondo non vuole più saperne di Lui. Oggi, gli uni arrossiscono di Lui, gli altri lo odiano e lo disprezzano; cercano di cacciarlo dai cuori e dalla società. A queste vergogne, a questi odii, a questi disprezzi, a queste empietà sataniche, rispondiamo con voce alta e ferma: Bisogna che Gesù regni!».
In questo spirito, il Papa Giovanni Paolo II incoraggiava i fedeli ad adorare il Santo Sacramento: «Restiamo prostrati a lungo davanti a Gesù presente nell'Eucaristia, riparando con la nostra fede e il nostro amore le trascuratezze, le dimenticanze e persino gli oltraggi che il nostro Salvatore deve subire in tante parti del mondo» (Lettera apostolica Mane Nobiscum, 7 ottobre 2004, n. 18).
L'8 dicembre 1867, con il permesso del padre gesuita Jean Calage, Maria Deluil-Martiny pronuncia il voto di verginità. Nel settembre 1868, davanti alla statua della Vergine della Salette, riceve questa ispirazione: «La Santa Vergine vuole delle vittime che si frappongano, in unione con il suo Cuore trafitto e con Gesù immolato, tra i delitti degli uomini e la amabile Giustizia di Dio».
Il mese seguente, fa questa preghiera: «O Gesù, ricevimi dalle mani della Vergine Santissima e offrimi con Te, immolami con Te. Io mi offro a questa immolazione nella misura che piacerà a Te e che lo permetterà la mia debolezza. Considererò tutte le croci, le penitenze, le umiliazioni, i maltrattamenti, tutte le aggressioni, i disprezzi, tutti gli odii, le invidie e tutte le sofferenze che devo subire e che la Tua Bontà e Provvidenza mi destina e mi invierà, come altrettanti pegni che mi assicureranno che hai accettato la mia umile offerta»