Ed egli, li guariva.



Vangelo - Lc 4,38-44

La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. 

Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva.




Gesù allora disse: «Abbi fede in Dio! »

Mc 11,24 

Tutto quello che domandi nella preghiera, abbi fede di averlo ottenuto e ti sarà accordato. Senza dubitare in cuor tuo ma credendo che quanto dici avverrà, e ciò ti sarà accordato.





SALMO 118, 49-56 VII


Ricorda la promessa fatta al tuo servo, *
    con la quale mi hai dato speranza.
Questo mi consola nella miseria: *
    la tua parola mi fa vivere.

I superbi mi insultano aspramente, *
    ma non devìo dalla tua legge.
Ricordo i tuoi giudizi di un tempo, Signore, *
    e ne sono consolato.

M'ha preso lo sdegno contro gli empi *
    che abbandonano la tua legge.
Sono canti per me i tuoi precetti, *
    nella terra del mio pellegrinaggio.

Ricordo il tuo nome lungo la notte *
    e osservo la tua legge, Signore.
Tutto questo mi accade *
    perché ho custodito i tuoi precetti.


Gesù aspetta il nostro contraccambio. Direttamente nella sua persona sacramentata.



Diamo il contraccambio al nostro prossimo di quel che abbiamo ricevuto da Gesù. 

Ma non solo al nostro prossimo, bensì possiamo dare il contraccambio alla stessa persona di Gesù presente nell'ostia consacrata. 

Possiamo omaggiare direttamente Lui, con la nostra visita, con la nostra adorazione. Abbiamo la possibilità di contraccambiare direttamente a Lui,  nella sua Sacratissima Persona, e non solo nei poveri in cui si identifica. Possiamo accoglierlo nella nostra vita, fargli spazio nella nostra anima, nei nostri pensieri.

Possiamo riceverlo nella comunione eucaristica come meglio sappiamo fare. Lui viene solo per beneficarci.

Per il bene che ci ha fatto contraccambiamogli con tutto il nostro amore. Lui si aspetta la nostra adorazione, un po della nostra compagnia, del nostro colloquio alla famigliare con Lui. 

"Mi aspettavo compassione, ma invano, consolatori, ma non ne ho trovati. (Salmo 69,21)





Va’ a metterti all’ultimo posto - Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.


Riceverai la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti. La ricompensa qui e anche nella vita eterna. (Lc 14,14)

E noi cosa preferiamo? Quali posti scegliamo? I primi posti, le mansioni più comode e migliori, o quelli più scomode e dipsrezzate?

Preferiamo essere riveriti, serviti, omaggiati e salutati o essere dimenticati, valutati per niente, emarginati e maltrattati?

Crediamo di aver diritto ad un buon trattamento o un cattivo trattamento?

"Non è necessario andare in cerca di cose grandi, di grandi umiliazioni, superiori alle proprie forze: sentiamo la necessità di esercitarci nella umiltà, in piccole cose, per dare a Gesù prova del nostro amore." (Santa Maria Maravillas di Gesù)

Cosa preferiamo? Vogliamo e amiamo essere umiliati, essere messi in disparte, considerati per il nulla che siamo, o vogliamo essere esaltati, onorati?

E' quando ci umiliano che siamo umili, è quando ci umiliano che pratichiamo l'umiltà.

Cosa cerchiamo e preferiamo? Preferiamo e meritiamo lodi secondo il giudizio umano? Forse non siamo ancora convinti che non meritiamo alcun bene, e che invece siamo servi malvagi meritevoli di milioni di inferni?

Cosa preferiamo? Quale mortificazione e penitenza non ci è dovuta? Se non abbiamo umiltà come protremmo essere onorati, reputate persone dignitose?

Non crediamo che tutti sono più degni di noi poveri peccatori?

Preferiamo ricevere la ricompensa qui in questa esistenza temporale che finisce prima o poi, oppure alla risurrezione, nella vita eterna?

Ma quale ricompensa ci aspettiamo se non ci riteniamo vili peccatori, se non vogliamo soffrire nessuna umiliazione.

Abbiamo in noi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù? Egli, pur essendo nella condizione di Dio, umiliò se stesso, praticò l'umiltà, facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. (Fil 2,8)

Più grande e più santo è, infatti, colui che fa minor conto di se stesso e ringrazia Dio con maggiore umiltà. (Imitazione di Cristo Libro terzo - Cap.22)

Alcune frasi di Santa Maria Maravillas di Gesù

"Cerchiamo di vivere sempre colmi di fede e di confidenza, lasciando che il Signore guidi la nostra barchetta e dorma pure in essa, se gli piace"

"La santità è molto semplice: è stare con fiducia e amore fra le braccia di Dio, volendo e facendo ciò che crediamo essergli più gradito".

"Questa vita passa come un volo, e l'unica cosa che vale è ciò che facciamo per l'altra".





Uno di voi mi tradirà, uno che mangia con me (Mc 14, 18)

SALMO 41



Beato l'uomo che ha cura del debole, *
    nel giorno della sventura il Signore lo libera.

Veglierà su di lui il Signore, †
    lo farà vivere beato sulla terra, *
    non lo abbandonerà alle brame dei nemici.

Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore; *
    gli darai sollievo nella sua malattia.

Io ho detto: «Pietà di me, Signore; *
    risanami, contro di te ho peccato».
I nemici mi augurano il male: *
    «Quando morirà e perirà il suo nome?».

Chi viene a visitarmi dice il falso, †
    il suo cuore accumula malizia *
    e uscito fuori sparla.

Contro di me sussurrano insieme i miei nemici, *
    contro di me pensano il male:
«Un morbo maligno su di lui si è abbattuto, *
    da dove si è steso non potrà rialzarsi».

Anche l'amico in cui confidavo, †
    anche lui, che mangiava il mio pane, *
    alza contro di me il suo calcagno.

Ma tu, Signore, abbi pietà e sollevami, *
    che io li possa ripagare.
Da questo saprò che tu mi ami *
    se non trionfa su di me il mio nemico;

per la mia integrità tu mi sostieni, *
    mi fai stare alla tua presenza per sempre.

Sia benedetto il Signore, Dio d'Israele, *
    da sempre e per sempre.
        Amen, amen.


Ci verrà risposto: "Non vi conosco. La porta é chiusa " - Ci stiamo tenendo pronti noi?



Mt 25,1-13 - Ecco lo sposo! Andategli incontro! 5 sagge e 5 stolte, pronte all'incontro con Gesù? 

Ci stiamo preparando e sforzando di guadagnare qualche opera buona che faccia risplendere la nostra vita perseverando nel bene finché arriva il momento dell'incontro, delle nozze?  

Ci verrà  risposto: "Non vi conosco. La porta é chiusa "?

Le sagge insieme alle lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. Quale olio? ...... Ecco .... Mt 5,16  "Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli"

Quindi ci serve l'olio delle opere buone, l'olio della purificazione interiore, in modo che risplenda luminosa la nostra vita, che é come la lampada che va riempita di opere buone, in piccoli vasi, perché senza questo olio non risplende la nostra vita davanti alle persone.




Davide proclama beato l'uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle sue opere (Rm 4, 6)

SALMO 32 
Ringraziamento per il perdono dei peccati



Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa, *
    e perdonato il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun male *
    e nel cui spirito non è inganno.

Tacevo e si logoravano le mie ossa, *
    mentre gemevo tutto il giorno.
Giorno e notte pesava su di me la tua mano, *
    come per arsura d'estate inaridiva il mio vigore.

Ti ho manifestato il mio peccato, *
    non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe» *
    e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.

Per questo ti prega ogni fedele *
    nel tempo dell'angoscia.
Quando irromperanno grandi acque *
    non lo potranno raggiungere.

Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, *
    mi circondi di esultanza per la salvezza.

Ti farò saggio, t'indicherò la via da seguire; *
    con gli occhi su di te, ti darò consiglio.

Non siate come il cavallo e come il mulo 
        privi d'intelligenza; †
    si piega la loro fierezza con morso e briglie, *
    se no, a te non si avvicinano.

Molti saranno i dolori dell'empio, *
    ma la grazia circonda chi confida nel Signore.
Gioite nel Signore ed esultate, giusti, *
    giubilate, voi tutti, retti di cuore.



Questo é il guadagno della sofferenza ben accettata.

Dagli "Scritti" di Santa Rosa da Lima, vergine 

Il Salvatore levò la voce e disse: "Tutti sappiano che la grazia segue alla tribolazione, intendano che senza il peso della afflizioni non si giunge al vertice della grazia, comprendano che quanto cresce l'intensità dei dolori, tanto aumenta la misura dei carismi. Nessuno erri né si inganni; questa é l'unica vera scala del paradiso, e al di fuori della croce non c'é altra via per cui salire al cielo."

Udite queste parole, mi sentii spinta a scendere in piazza per gridare a tutti, qualunque fosse la loro età, il sesso e la condizione: "Ascolta, popolo; ascoltiamo, genti tutte. Da parte di Cristo e con parole della sua stessa bocca vi avverto che non si riceve grazia senza soffrire afflizioni. E' necessario che dolori si aggiungano a dolori per conseguire l'intima partecipazione alla natura divina, la gloria dei figli di Dio e la perfetta bellezza dell'anima."

Questo stesso stimolo mi spingeva fortemente a predicare la bellezza della grazia divina, mi tormentava e mi faceva sudare ed anelare. Mi pareva che l'anima non potesse più trattenersi nel carcere del corpo, ma che la prigione dovesse rompersi, ed essa, libera e sola, con più agilità, se ne andasse per il mondo gridando: "Oh se i mortali conoscessero che gran cosa é la grazia, quanto é bella, quanto nobile e preziosa, quante ricchezze nasconde in sé, quanti tesori, quanta felicità e delizie! "

Senza dubbio le persone andrebbero esse stesse alla ricerca di fastidi e pene; andrebbero questuando molestie, infermità e tormenti invece che fortune, e ciò per conseguire l'inestimabile tesoro della grazia. 

Questo é il guadagno della sofferenza ben accettata. Nessuno si lamenterebbe della croce e dei dolori, che gli toccano in sorte, se ne comprendesse il valore e conoscesse con quali bilance vengono pesati nella distribuzione fra gli uomini.


(Al medico Castillo; ed. L. Getino, La Patrona de América, Madrid 1928, pp. 54-55)
Conosciamo l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza



SALMO 7 - Ecco il giudice è alle porte (Gc 5, 9).



Signore, mio Dio, in te mi rifugio: *
    salvami e liberami da chi mi perseguita,
    perché non mi sbrani come un leone, *
non mi sbrani senza che alcuno mi salvi.

Signore mio Dio, se così ho agito: *
    se c'è iniquità sulle mie mani,
se ho ripagato il mio amico con il male, *
    se a torto ho spogliato i miei avversari,

il nemico m'insegua e mi raggiunga, †
    calpesti a terra la mia vita *
    e trascini nella polvere il mio onore.

Sorgi, Signore, nel tuo sdegno, †
    levati contro il furore dei nemici, *
    alzati per il giudizio che hai stabilito.

L'assemblea dei popoli ti circondi: *
    dall'alto volgiti contro di essa.

Il Signore decide la causa dei popoli: †
    giudicami, Signore, secondo la mia giustizia, *
    secondo la mia innocenza, o Altissimo.

Poni fine al male degli empi; †
    rafforza l'uomo retto, *
    tu che provi mente e cuore, Dio giusto.

La mia difesa è nel Signore, *
    egli salva i retti di cuore.
Dio è giudice giusto, *
    ogni giorno si accende il suo sdegno.

Non torna forse ad affilare la spada, *
    a tendere e puntare il suo arco?
Si prepara strumenti di morte, *
    arroventa le sue frecce.

Ecco, l'empio produce ingiustizia, *
    concepisce malizia, partorisce menzogna.
Egli scava un pozzo profondo *
    e cade nella fossa che ha fatto;

la sua malizia ricade sul suo capo, *
    la sua violenza gli piomba sulla testa.
Loderò il Signore per la sua giustizia *
    e canterò il nome di Dio, l'Altissimo.


Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito.


Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. 

Nella tua bontà fa' grazia a Sion, ricostruisci le mura di Gerusalemme.

Rendimi la gioia della tua salvezza, sostieni in me un animo generoso. 

- Salmo 51 


“Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Siamo proprio noi. Non illudiamoci.


“Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio. - Lc 13,22-30

Per molti è questa una parola dura: rinnega te stesso, prendi la tua croce e segui Gesù (Mt 16,24; Lc 9,23). Ma sarà molto più duro sentire, alla fine, questa parola: "allontanatevi da me maledetti, nel fuoco eterno" (Mt 25,41). “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.








Poiché il mio giogo è soave e il mio peso è leggero." Mt 11, 28-30.

Tanta è la gioia che mi aspetto che di ogni pena mi diletto (San Francesco) Tanto è l'amore che gli porto che di ogni pena mi conforto .... guardiamo il Crocifisso e ringraziamolo e benediciamolo.



Se la croce ti sembra pesante e dura, è perchè non ne hai gusto e non ne assapori le delizie. Perchè non ne hai desiderio e non la trovi dolce e saporosa. "Prendete su di voi il mio giogo  ... Poiché il mio giogo è soave e il mio peso è leggero." Mt 11, 28-30. 

Assistiti dallo Spirito Santo, gustiamo l'abbondanza delle delizie divine, con la speranza della beatitudine futura che lenisce tutti i disagi e alleviava tutti i pesi del presente e ce li fa considerare come lieve sofferenza

Ecco quanto soave è il giogo di Cristo e quanto leggero il peso da portare, fino al punto da chiamare gaudio tutte le avversità e tutte le terribili prove di cui inorridisce chiunque le sente raccontare.

Perché, dunque, hai paura di prendere la croce, che è la via per il regno? Nella croce è la salvezza; nella croce è la vita; nella croce è la difesa dal nemico; nella croce è il dono soprannaturale delle dolcezze del cielo; nella croce sta la forza delle mente e la letizia dello spirito; nella croce si assommano le virtù e si fa perfetta la santità. Soltanto nella croce si ha la salvezza dell'anima e la speranza della vita eterna. 

Prendi, dunque, la tua croce, e segui Gesù; così entrerai nella vita eterna. Ti ha preceduto lui stesso, portando la sua croce (Gv 19,17) ed è morto in croce per te, affinché anche tu portassi la tua croce, e desiderassi di essere anche tu crocefisso. 

Infatti, se sarai morto con lui, con lui e come lui vivrai. Se gli sarai stato compagno nella sofferenza, gli sarai compagno anche nella gloria. 

da L'Imitazione di Cristo - Libro II - cap.12 - LA VIA MAESTRA DELLA SANTA CROCE


Elevazioni e slanci di amore di Don Dolindo scritte in preparazione alla Comunione, per le ore di adorazione.

Elevazione XXXVI

Nel campo della Chiesa fecondato dallo Spirito Santo. Fioriture dell'anima.



Ho sperato, Signore, nella tua misericordia ed il mio cuore esulta in Te, mio Redentore, perché mi hai salvato e colmato di beni. Tu non puoi dimenticarmi, perché sei mio Dio, non puoi nascondermi il tuo volto, perché hai dato per me il tuo Sangue; io dunque spererò sempre in Te, e leverò a Te la mia voce nei momenti della mia afflizione.

Tu che sei fortezza di quelli che sperano in Te, sai che senza il tuo aiuto, nulla può l'umana debolezza; accordaci perciò l'aiuto della tua grazia affinché, compiendo i tuoi comandamenti, possiamo piacerti con la volontà e con le opere, e piacendoti, possiamo raccogliere i tesori delle tue misericordie.

Parlami, Signore, nella pace di questo Tabernacolo di Amore, parla, che il tuo servo ti ascolta... Ti ascolto, o Gesù: Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro celeste... Non giudicate e non sarete giudicati, poiché come giudicherete gli altri sarete giudicati. T'intendo io solo così Tu ascolti la mia preghiera mio Re e mio Dio, solo così essa ascende a Te come incenso bruciato dalla carità verso il prossimo, che la muta in nube leggera e profumata di amore verso di Te.

Dio è carità, e chi sta nella carità sta in Dio e Dio in lui. Dobbiamo portare gli uni i pesi degli altri compatendoci ed aiutandoci; dobbiamo amarci sinceramente in Dio, perché così Egli si avvicina a noi, ci guida, ci pascola con la sua Provvidenza e ci salva da ogni pericolo e da ogni male... Ho in mio potere un mezzo così potente per giungere al tuo trono, e perché sono tutto asprezze, sospetti, giudizi, durezze ed indelicatezze verso gli altri ? O mio Dio, ti offro Gesù immolato su questo Altare e ti offro la sua carità perché scenda su di noi il tuo continuo aiuto; mi unisco a Lui sacramentalmente e spiritualmente, perché, unito a Lui, la mia preghiera ti sia gradita, ed io Don cessi mai di lodarti.

Racconterò le tue meraviglie, o Gesù, glorificando il tuo amore con l'apostolato, esulterò in Te ricevendoti e visitandoti, e salmeggerò al tuo nome pregando. E' questo il fermo proposito della mia volontà, ma ho bisogno del tuo aiuto per mantenerlo. Preparami Tu il cuore a riceverti, convertimi a Te perché io ami e serva Te solo, e tolga dal mio cuore ogni attacco estraneo a Te. Non ti sono io consacrato, non mi hai redento strappandomi dagli artigli di satana, e non mi hai unto con l'olio nella Confermazione? O Signore, mia fortezza, mio appoggio, mio rifugio e mio aiuto, Te solo voglio amare e servire sopra tutte le cose; Te, trionfatore dell'inferno; Te, Davide Divino che hai percosso il peccato con la tua potenza ed hai liberato l'anima mia dalla morte ! Rendi mia vita questo desiderio, fammi avere continuamente il timore e insieme l'amore del tuo santo Nome, poiché Tu non neghi la tua assistenza a coloro che stabilisci nella solidità del tuo amore.

Elevami ogni giorno, con la partecipazione al tuo Sacramento Eucaristico all'azione di una vita celeste, affinché crescano in me i frutti della Redenzione. S'inaridiscano in me i sentimenti dell'orgoglio che è effimera altezza, desolata e maledetta, dove periscono i più bei propositi della volontà; si pascoli l'anima mia nelle pacifiche valli dell'umiltà, e cerchi di elevarsi in Te.. a Te grido, o Signore, liberami dalle illusioni della superbia e dalle persecuzioni del nemico infernale che vorrebbe farmi perdere l'eterna felicità; traimi a Te, usami misericordia, salvami per sempre nelle tue amorose braccia.

Ho peccato, e i miei peccati si sono moltiplicati più dell'arena del mare; non sono degno di guardare le altezze del Cielo per la moltitudine delle mie iniquità, perché ho provocato il tuo sdegno e ho fatto il male innanzi a Te. Il mio peccato mi sta sempre davanti, mi pento di averti offeso, usami misericordia, e fa' che io spenda la mia vita lodandoti ed amandoti.

Volgiti a me, Gesù mio, abbi pietà di me che sono solo e povero sulla terra. Mira la mia abiezione e le mie pene, e perdonami tutti i peccati che ho commesso. A Te elevo l'anima mia, perché Tu solo sei la mia speranza e in Te confido, sicuro che non avrò da arrossire giammai di avere confidato in Te.

Protettore di quelli che sperano in Te, o Dio, senza di cui niente è valido e niente è santo, moltiplica su di noi la tua misericordia, affinché, retti e guidati da Te, passiamo per le cose temporali in tal modo, da non perdere le eterne. Riguarda, o Signore, i doni che la tua Chiesa supplicante riceve da Te, e ti offre su questo Altare, e accordale di poterli ricevere a perpetua santificazione per la salvezza dei credenti. Il tuo Sacramento di amore ci vivifichi, e ci prepari, con la purezza, all'eterna misericordia.

Tuo è questo Tempio che hai fatto elevare in onore del tuo nome, e tua è l'anima mia che dev'essere tempio vivo della tua gloria; come ti degni benedire questa tua Casa così santifica l'anima mia, e guarda dall'alto del tuo trono questo mio povero tabernacolo nel quale risuona la voce supplicante del più vile dei tuoi servi.

Sperino in Te tutti quelli che hanno conosciuto il tuo Nome, perché Tu, o Signore, non abbandoni quelli che ti cercano. Ed io spero in Te, mi abbandono a Te e sono sicuro che mi darai l'abbondanza delle tue grazie. Lo so che sono peccatore, ma Tu giusto giudice, forte e paziente, sai compatire le mie debolezze; non ti adiri ma perdoni quando io grido a Te, non mi cacci ma mi accogli quando mi umilio; sei pieno di bontà e di amore per il povero peccatore che fa penitenza, ed usando misericordia fai esultare anche gli Angeli del Cielo, per la salvezza di un'anima. O Gesù, mi umilio sotto la potente mano di Dio, confessando la mia miseria, ed abbandono a Lui ogni mia ansietà, confidando nella sua misericordia; vivificami Tu, o Redentore mio, perché io sia innanzi a Lui, per Te, novella creatura.

Il superbo filisteo, Golia, sfidò gli Ebrei, e domandò che uno di essi venisse a singolare combattimento con lui, per decidere le sorti della guerra. Così satana sfidava quasi il decaduto genere umano a vincerlo, e incrudeliva contro di esso. Come Davide affrontò Golia, così Tu affrontasti satana e trionfasti di lui con la tua umiltà e il tuo sacrificio, colpendo il suo dominio orgoglioso e dissolvendo il suo regno Tu sei la mia luce e la mia salvezza, di chi temerò io ? Tu sei il difensore della mia vita, di chi paventerò ? I nemici che mi affliggono si indeboliscono e cadono innanzi a Te, ed anche se fossero eserciti accampati, il mio cuore non li temerà, perché la tua potenza mi sostiene.

Sostienimi, o Gesù mio Redentore, liberami dalle illusioni del male per amore del tuo Nome. Tu che siedi sul tuo trono di amore in questo Tabernacolo, sii il mio rifugio in ogni tribolazione; Tu che sei infinita luce, illumina i miei occhi, affinché non mi addormenti nella morte, in disgrazia tua, e non dica di me il nemico: L'ho vinto. Vieni Tu, Gesù mio, riduci a Te le nostre volontà ribelli, purificaci e difendici, fortificandoci col tuo Sacramento di vita; fa' che il corso del mondo si evolva pacificamente per noi secondo il tuo ordine, e che la tua Chiesa sia allietata dalla tranquilla devozione. Siamo nella vita come naviganti tra le tempeste, e Tu sei la nostra luce, o Maestro Divino, fra le oscurità e le incertezze; gettiamo le reti per raccogliere qualche cosa dalla vita, e non prendiamo nulla, perché le nostre attività non sono guidate da Te. Ma se nel tuo Nome, gettiamo la rete a destra, cioè cerchiamo i beni veri che non periscono mai, possiamo raccogliere quell'abbondanza di consolazioni che Tu solo puoi dare.

Elia fu tratto al cielo su di un carro di fuoco, mentre discorreva col suo discepolo Eliseo, il quale al vederlo sparire fra le nubi lo chiamò ardentemente... Oh Gesù, l'amor tuo dovrebbe essere in me fiamma così viva da trarmi al Cielo, ed il mio cuore dovrebbe sempre sospirare a Te che siedi nello splendore della tua gloria; invece mi lascio attrarre dalle cose terrene, e mi agghiaccio miseramente tra gli affetti delle creature. O Signore, che tieni preparati beni invisibili per quelli che ti amano, infondi nei nostri cuori il sentimento del tuo amore, affinché, amando Te in tutto e sopra tutto, conseguiamo le tue promesse che superano ogni desiderio. Fa' che domandiamo e cerchiamo solo di abitare nella tua casa, sospirando ai beni eterni, a Te che sei nostra suprema gioia e nostra suprema felicità.

Quante contese su questa terra e quante lotte per la conquista di quei miseri beni che poi non servono a nulla, anzi spesso servono solo a nuocere all'anima !.. O Signore che sei autore di ciò che è ottimo, infondi nei nostri cuori l'amore del tuo Nome, tesoro che non marcisce mai, e aumenta in noi lo spirito di religione, affinché per Te ci sia mantenuto ciò che veramente è bene, e ci sia conservato dallo spirito di pietà.

Le necessità della vita presente tante volte ci assillano; e vero, ma non sei Tu che moltiplicasti i pani per una moltitudine immensa? Tu non permettesti che venisse meno lungo la strada il popolo che aveva ascoltato la tua parola, e lo alimentasti miracolosamente; or come potresti permettere che io venga meno per mancanza di aiuti? Io confido in Te, mi abbandono completamente alla tua misericordia, e credo fermamente che, servendoti con fedeltà, non sarò privo di tutto ciò che occorre per sostenere la mia vita.

La tua Provvidenza non fallisce mai nelle sue disposizioni, lo so, e mi affido a questa infallibile bontà, perché allontani da me ciò che è nocivo, e mi accordi quanto può giovarmi. Tu solo sei Signore eccelso e pieno di maestà, Re grande di tutta la terra, e al tuo dominio tutto è sottomesso e tutto cede; perciò ti benedico, o mio Dio, in tutte le disposizioni della tua volontà, e con pieno abbandono mi dono a Te perché Tu sii la luce della mia vita. Eccomi pronto ad ogni tua disposizione come olocausto di amore, eccoti l'offerta di ogni mia potenza e di ogni mia attività, umiliata innanzi alla maestà e alla gloria del tuo Nome; benedici la mia offerta come benedicesti i doni di Abele, ricevimi come creatura tua tutta immolata nelle quotidiane fatiche; liberami da ogni perversità, conducimi a ciò che è retto, non permettere che io disonori il nome cristiano con una vita poco conforme ai tuoi precetti e ai tuoi esempi, e poiché senza di Te, non posso neppure essere, fa' che io viva secondo il tuo volere.

Sono, sulla terra come tuo servo, e debbo mettere a traffico tutto ciò che mi hai donato; non permettere che io sia per Te come quel fattore infedele che dissipò i beni del suo padrone e si trovò reo innanzi al suo cospetto al momento del rendiconto. Deh, mio Signore, per questo sacrosanto mistero, per l'opera efficace della tua grazia, santifica il corso della mia vita presente, rinnovami nello spirito e nel corpo, fammi sperimentare l'efficacia di un dono così grande e fammi giungere ai gaudi eterni.

Quando prego, o Signore, dilata la tua misericordia su di me ed ascoltami, e perché Tu possa esaudire i miei voti, fa' che io ti domandi sempre ciò che ti piace. Fa' che io riceva spesso e degnamente questo Sacramento, e poiché ogni volta che si rinnova questo Sacrificio si applica il frutto della Redenzione, fa' che io non perda tanta ricchezza, e comunicandomi mi purifichi e mi unica a Te. Fammi apprezzare questa tua visita di amore, e non permettere che per la mia ingratitudine debba farti piangere sulla mia rovina, fa' che io ti stia davanti con sommo rispetto e sommo amore, e non tratti il tuo Tempio che è casa di orazione, come una spelonca di ladri, con le mie irriverenze e profanazioni.

Aiutami, o protettore della mia anima, vinci i nemici che m'insidiano, fa' che io mi diletti di Te solo, che io viva con Te ricevendoti e visitandoti, e libero un giorno dalla mia polvere mortale, ti goda eternamente.

Così sia

Voi, non so di dove siete - Lc 13,22-30

Se volete essere operatori di giustizia, sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. 

Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; (Gv 10,9)  

Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!” Lc 13,22-30

Quindi cosa facciamo adesso che noi siamo e confessiamo di essere operatori di ingiustizie? 

Noi da soli non riusciremo a passare per la porta stretta, ma Gesù invece ci è riuscito. 

Quindi uniti a Lui cerchiamo di entrare nel Regno di Dio, o meglio lasciamoci portare uniti a Gesù nel Regno di Dio.





Per giustizia Dio Padre ci ha perdonato per i meriti di Gesù. - Vangelo Mt 20,1-16

Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi.


I primi, (anche nella vita spirituale) pensano che riceveranno di più ma io voglio dare anche agli ultimi quanto ai primi; sei invidioso perché io sono buono?



Anche Gesù è andato al lavoro nella vigna del Padre suo e nostro, ed anche per lui è valida questa parola: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”.

Ecco, ora la realtà: Gesù ha ricevuto quello che è giusto, ovvero la nostra redenzione; dopo tanta sofferenza ha ottenuto il suo salario che è la nostra salvezza; per giustizia Dio Padre ci ha perdonato per i meriti di Gesù.

Gesù ha sopportato il peso della sua Croce, della sua flagellazione, della sua Passione, a nostro beneficio, per la nostra redenzione; chi potrà mormorare contro di lui per questo suo grande amore se non chi è invidioso e non vorrebbe tanta bontà?


Festa dell'Assunta ... la festa di ognuno di noi.

LETTURA BREVE         Gdt 13, 22.23b     Il Signore, con la sua potenza t'ha benedetta, e per tuo mezzo ha annientato i nostri nemici. Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo, più di tutte le donne che vivono sulla terra.

Questa parola si realizza oggi in ognuno di noi, quando Dio annienta i nemici del suo popolo. attraverso la nostra assunzione sulla croce, per poi con la sua potenza benedirci e farci risorgere, e venire assunti in cielo.





SALMO 143, 1-11 Preghiera nella tribolazione



Signore, ascolta la mia preghiera, †
    porgi l'orecchio alla mia supplica,
        tu che sei fedele, *
    e per la tua giustizia rispondimi.

Non chiamare in giudizio il tuo servo: *
    nessun vivente davanti a te è giusto.

Il nemico mi perseguita, *
    calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre *
    come i morti da gran tempo.

In me languisce il mio spirito, *
    si agghiaccia il mio cuore.

Ricordo i giorni antichi, †
    ripenso a tutte le tue opere, *
    medito sui tuoi prodigi.

A te protendo le mie mani, *
    sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore, *
    viene meno il mio spirito.

Non nascondermi il tuo volto, *
    perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia, *
    poiché in te confido.

Fammi conoscere la strada da percorrere, *
    perché a te si innalza l'anima mia.
Salvami dai miei nemici, Signore, *
    a te mi affido.

Insegnami a compiere il tuo volere, †
    perché sei tu il mio Dio. *
    Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.

Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, *
    liberami dall'angoscia, per la tua giustizia.

Gloria al Padre e al Figlio *
    e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
    nei secoli dei secoli. Amen.


Lieti nella speranza, forti nella tribolazione (Rm 12, 12)

SALMO 71 
Tu, Signore, la mia speranza fin dalla mia giovinezza



In te mi rifugio, Signore, *
    ch'io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia, *
    porgimi ascolto e salvami.

Sii per me rupe di difesa, †
    baluardo inaccessibile, *
    poiché tu sei mio rifugio
        e mia fortezza.

Mio Dio, salvami dalle mani dell'empio, *
    dalle mani dell'iniquo e dell'oppressore.

Sei tu, Signore, la mia speranza, *
    la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.

Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, †
    dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno; *
    a te la mia lode senza fine.

Sono parso a molti quasi un prodigio: *
    eri tu il mio rifugio sicuro.

Della tua lode è piena la mia bocca, *
    della tua gloria, tutto il giorno.

Non mi respingere nel tempo della vecchiaia, *
    non abbandonarmi
        quando declinano le mie forze.

Contro di me parlano i miei nemici, *
    coloro che mi spiano
        congiurano insieme:

«Dio lo ha abbandonato, †
    inseguitelo, prendetelo,
    perché non ha chi lo liberi».

O Dio, non stare lontano: *
    Dio mio, vieni presto ad aiutarmi.

Siano confusi e annientati
        quanti mi accusano, †
    siano coperti d'infamia e di vergogna *

    quanti cercano la mia sventura.

Io, invece, non cesso di sperare, *
    moltiplicherò le tue lodi.

La mia bocca annunzierà la tua giustizia, †
    sempre proclamerà la tua salvezza, *
    che non so misurare.

Dirò le meraviglie del Signore, *
    ricorderò che tu solo sei giusto.
Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza *
    e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.

E ora, nella vecchiaia e nella canizie, *
    Dio, non abbandonarmi,
finché io annunzi la tua potenza, *
    a tutte le generazioni le tue meraviglie.

La tua giustizia, Dio, è alta come il cielo, †
    tu hai fatto cose grandi: *
    chi è come te, o Dio?

Mi hai fatto provare molte angosce e sventure: †
    mi darai ancora vita, *
mi farai risalire dagli abissi della terra,

accrescerai la mia grandezza *
    e tornerai a consolarmi.

Allora ti renderò grazie sull'arpa, †
    per la tua fedeltà, o mio Dio; *
    ti canterò sulla cetra, o santo d'Israele.

Cantando le tue lodi, esulteranno le mie labbra *
    e la mia vita, che tu hai riscattato.

Anche la mia lingua tutto il giorno
        proclamerà la tua giustizia, *
    quando saranno confusi e umiliati
        quelli che cercano la mia rovina.


“Sappiate bene che il Signore vuole il vostro cuore, non quello degli altri”. - San Pier Giuliano Eymard

Pensieri e consigli 
di San Pier Giuliano Eymard 
per l'Adorazione




“Appena arrivati ai piedi del Maestro noi gli parliamo subito di noi, dei nostri problemi, della nostra povertà : non fate così, fate atti d’amore. L’amore vi spalanca la porta del cuore di Cristo, entrate, amate, adorate”.

“Tenete vivo il desiderio dell’incontro col Signore: ‘fra quattro ore, fra due ore, fra un’ora andrò all’incontro della Grazia e dell’Amore’ : il Signore mi ha invitato e mi attende”.

“Fate spesso adorazione secondo i quattro fini della Santa Messa che sono :
  • Adorazione
  • Ringraziamento
  • Riparazione
  • Supplica”

“Nell’adorazione prostratevi con grande rispetto, anche con l’omaggio esteriore del corpo”.

“Adorate con tutte le vostre facoltà : il cuore, il pensiero, la volontà, i sensi”.

“Nel ringraziare benedite l’amore immenso di Gesù per voi. Egli vela la sua divinità perchè osiate andare verso di Lui e parlarGli come amico, ammirare la sua umiltà, Egli discende fino al limite del nulla”.

“Nel riparare : ricordatevi che gli uomini trovano tempo per tutto, ma spesso non trovano tempo per l’Eucarestia”.

“Riparate a tante ingratitudini, profanazioni, sacrilegi”.

“Nella supplica : unite la vostra preghiera alla Sua, domandando ciò che Egli domanda”.

(Stralci dal ’Direttorio per l’adorazione eucaristica”)


Io pregherò per lei e Iddio la esaudirà. - San Leopoldo Mandic

Fede, abbia fede! 
Io pregherò per lei e Iddio la esaudirà.


(San Leopoldo Mandic)

Il Padrone vuole così.
Sia fatta la sua volontà. 
Solo voglia avere pietà di me