Santa Gertrude - Vengo a te, Gesù

"Venite, venite, venite"

Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. (Mt 11,28)

Vengo, vengo, vengo a te, amabilissimo Gesù, te che ho amato, cercato, desiderato. 

Per la tua dolcezza, la tua compassione e la tua carità, rispondo alla tua chiamata con l'amore di tutto il mio cuore, anima e forze. Non confondermi, ma agisci con me secondo la tua bontà e l'immensa tua misericordia.

      A me che imploro il tuo aiuto, Signore, a me che desidero essere fortificata dal mistero della tua benedizione, accorda il soccorso della tua protezione e guida. 

Ci sia in me, Signore, per il dono del tuo Spirito, una prudente modestia, una saggia bontà, una discreta affabilità, una casta libertà. Fervente nella carità, non ami nulla all'infuori di te; la mia vita sia degna di essere lodata; ma io non desideri la lode. 

Possa glorificarti nella santità del mio corpo e la purezza della mia anima; col mio amore ti ami, col mio amore ti serva. 

Tu sii la mia gloria, tu la mia gioia, tu le mie delizie, tu la mia consolazione nella pena, tu il mio consiglio nel dubbio. 

Sii la mia difesa contro l'ingiustizia, la mia pazienza nella prova, la mia abbondanza nella povertà, il mio nutrimento nel digiuno, il mio riposo nella veglia, la mia medicina nella malattia.

      Possa tu essere tutto mio in ogni cosa, possa amarti sopra ogni cosa.

Santa Gertrude di Helfta (1256-1301) monaca bendettina - Esercizi III, SC 127