S. Annibale Maria di Francia - Imitazione di Gesù Signor mio

Imitazione di Gesù Signor mio

Questo testo fu scritto da S. Annibale Maria di Francia durante un suo ritiro spirituale nel settembre del 1910 a Trani dove da poco aveva aperto la casa femminile delle figlie del Divino Zelo.


  • Gesù Signor mio nei suoi tremendi patimenti si racco­glieva interiormente e pregava incessantemente.
  • Gesù Cristo Signor mio fece sempre la volontà del suo eterno Genitore.
  • Gesù Cristo Signor mio compatì i peccatori, li cercò, li amò.
  • Gesù Cristo Signor mio amò i suoi nemici, li perdonò, li scusò, pregò per loro e fece loro del bene, s’immolò per loro e se ne salvarono!
  • Gesù Cristo Signor mio fu mansueto ed umile di cuore.
  • Gesù Cristo Signor mio fu suddito di Maria SS. e di S. Giuseppe e li ubbidì.
  • Gesù Cristo Signor mio amò immensamente e onorò la sua Santa Madre.
  • Gesù Cristo Signor mio amò immensamente per me il patire e il morire, e patì e morì per me!
  • Gesù Cristo Signor mio desiderò ardentissimamente e procurò indefessamente la gloria indefinita del Padre e la santificazione somma e la salute delle anime.
  • Gesù Cristo Signor mio non si scusò, accusato a torto tacque e sopportò.
  • Gesù Signor mio amò i poveri e consolò gli afflitti.
  • Gesù Signor mio amò i bambini e li esaltò.
  • Gesù Signor mio diede tutto se stesso per noi.
  • Gesù Signor mio fu sobrio e astinentissimo nel mangiare e nel bere, e soffrì la fame e la sete.
  • Gesù Signor mio vegliava le notti a pregare con gemiti e clamore valido.
  • Gesù Signor mio gemeva e pregava per le vocazioni degli Apostoli e dei Santi di tutti i tempi.
  • Gesù Cristo mio non fu accettatore di persone.
  • Gesù Cristo mio insegnò la verità senza umani rispetti.
  • Gesù Cristo mio fu sempre composto e modesto, anche nel più grave patire.
  • Gesù Cristo mio custodì gelosamente la reputazione di Giuda stesso.
  • Gesù Cristo mio si umiliò sempre innanzi al Padre suo, si umiliò al cospetto degli Apostoli, lavando loro i piedi.
  • Gesù Cristo mio non passò un momento senza patire, pregare e faticare.
  • Gesù Cristo mio fu sempre povero, amò sempre la po­vertà, la praticò sempre, sempre.
  • Gesù Cristo mio negli atti era soave, tenero, attraente.
  • Gesù Cristo mio non disse una parola che non fosse santa e perfetta.
  • Gesù Cristo mio osservò pienamente tutta la legge, anche quella civile, pagando pure il tributo a Cesare.
  • Gesù Cristo mio fuggì gli onori e andò incontro ai disprezzi.
  • Gesù Cristo mio fu forte, coraggioso e costante nel patire.
  • Gesù Cristo mio amò, sospirò la Croce tutta la vita; vi si attaccò e vi si immolò con la sua preziosissima Vita, per amor mio.
  • Gesù Cristo mio si fece tutto a tutti, e diede tutto se stesso per me e per tutti nella vita, nella morte, nella resurrezione e nella SS. Eucaristia.
  • Gesù Cristo mio con somma prudenza non fidò il suo interno ai Giudei, rispose convenientemente ad ogni loro domanda.
  • Gesù Cristo nascose il suo infinito patire col silenzio.
  • Gesù Cristo mio alle ingiurie rispondeva con dolcezza.
  • Gesù Cristo mio orava con la faccia per terra innanzi al suo Eterno Padre.
  • Gesù Cristo mio non solo ci amò infinitamente, ma infinitamente ci rispettò e ci rispetta!
  • Gesù Cristo mio sopportò e sopporta le infedeltà e ogni miseria degli eletti e dei peccatori, con instancabile e somma pazienza.
  • Gesù Cristo mio alternò la vita attiva e la contemplativa.


Trani, 20 settembre 1910 (Antologia Rogazionista pag. 90)