Pregando e vigilando con ogni perseveranza
Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove.
State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace.
Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio.
Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi.
La grandezza del sacrifico della messa
Ecco, fratelli, in poche parole, che cosa è il santo sacrificio della messa. Ma per darvi un'idea della grandezza del merito della santa messa mi basta dirvi che la santa messa rallegra tutta la corte celeste, dà sollievo a tutte le anime del purgatorio, attira sulla terra ogni sorta di benedizioni e rende più gloria a Dio di tutte le sofferenze di tutti i martiri, delle penitenze di tutti gli individui, di tutte le lacrime versate dall'inizio del mondo e che saranno versate fino alla fine dei secoli.
Se mi chiedete la ragione, è ben chiaro: le azioni nominate sopra sono fatte da peccatori, più o meno colpevoli; mentre nel santo sacrificio della messa è un Uomo-Dio uguale al Padre che gli offre il merito della sua passione e morte. Da ciò vedete, fratelli, che la santa messa è di un valore infinito.
Portare la mia salvezza
Dal libro del profeta Isaia.
Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all'ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua farètra.
Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto: «Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
– poiché ero stato onorato dal Signore
e Dio era stato la mia forza –,
e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo
e ricondurre i superstiti d'Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all'estremità della terra».
Preferire la Sua gloria al nostro tornaconto.
Realizzare la volontà di Dio, liberi dalla paura, dall’orgoglio e dall’egoismo, ci porta pace e gioia. Vivere e partecipare alla vita e alla missione di Gesù ci dona la libertà che godono i figli di Dio.
Desidero soltanto Gesú in tutto, sempre e ovunque.
Mi vanterò delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo
Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa - se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest`uomo - se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare. Di lui io mi vanterò!
Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.
Cercare le consolazioni nel tribunale della Misericordia.
Dì alle anime dove debbono cercare le consolazioni cioè nel tribunale della Misericordia, lì avvengono i più grandi miracoli che si ripetono continuamente.
Per ottenere questo miracolo non occorre fare pellegrinaggi in terre lontane né celebrare solenni riti esteriori, ma basta mettersi con fede ai piedi di un Mio rappresentante e confessargli la propria miseria ed il miracolo della Divina Misericordia si manifesterà in tutta la sua pienezza.
Anche se un'anima fosse in decomposizione come un cadavere ed umanamente non ci fosse alcuna possibilità di risurrezione e tutto fosse perduto, non sarebbe così per Dio: un miracolo della Divina Misericordia risusciterà quest'anima in tutta la sua pienezza. (Diario, 1448)
Porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre
Dal libro del profeta Ezechiele.
Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né saranno più divisi in due regni.
Non si contamineranno più con i loro ìdoli, con i loro abomìni e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.
Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti; seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre.
Farò con loro un'alleanza di pace; sarà un'alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
Le nazioni sapranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre.
L'ascesa dell'anima a Dio
gesuita, vescovo e dottore della Chiesa
Signore, tutto quanto ci insegni potrebbe sembrare troppo difficile, troppo pesante, se tu parlassi da un altro pulpito; ma poiché ci istruisci più con l'esempio che con la parola, tu che sei "Signore e Maestro" (Gv 13,14), come oseremo dire il contrario, noi che siamo servi e discepoli? Ciò che dici è perfettamente vero, ciò che ordini perfettamente giusto; la croce da cui parli, lo testimonia. Ed anche il sangue che ne discende; grida con tutte le forze (Gen 4,10). E infine, la morte stessa: se ha potuto squarciare a distanza il velo del Tempio e spezzare le rocce più dure (Mt 27,51), come non farà lo stesso, e più ancora, per il cuore dei credenti; come non li condurrà a sottomettersi?
Signore, vogliamo renderti amore per amore; e se il desiderio di seguirti non viene ancora dall'amore per te, poiché è tanto flebile, venga almeno dall'amore per il tuo amore. Se ci attiri dietro a te, "corriamo all'odore dei tuoi profumi" (Ct 1,4 LXX): non desideriamo soltanto amarti, seguirti, ma vogliamo decisamente disprezzare il mondo (...) quando vediamo che tu, nostro capo, non hai voluto le gioie di questa vita. Ti vediamo affrontare la morte, non da un letto, ma sul legno che rende giustizia; benché re, non vuoi avere altro trono che questo patibolo. (...) Trascinati dal tuo esempio di re pieno di sapienza, respingiamo il richiamo del mondo e del suo lusso, prendiamo la tua croce sulle spalle, ci proponiamo di seguire te solo. (...) Dacci solo l'aiuto necessario; rendici abbastanza forti per seguirti.
Fiducia e abbandono alla divina Provvidenza, e amore a Dio.
Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò profondamente.
"Invocami nel giorno della sventura:
"Signore, Tu sei Verità. Tu ci conosci. Tu sai cosa ama il nostro cuore. Tu sai dei mali di cui è affetto e della miseria in cui giace. E' il nostro cuore che ha bisogno di essere purificato e illuminato. Riscalda e infiamma il nostro cuore di amore per Te, nostra Vita. Ridonaci una vita santa. Facci rialzare dalla nostra miseria. Abbi pietà di noi peccatori. Liberaci da ogni male. Togli ogni iniquità, togli ogni infedeltà, perché presso di te l'orfano e il bisognoso trovano misericordia".
Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò profondamente, poiché la mia ira si è allontanata da loro. Io l'esaudisco e veglio su di lui. (Os 14,2-10)
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato
Dal libro della Sapienza
Dicono [gli empi] fra loro sragionando:
«Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo
e si oppone alle nostre azioni;
ci rimprovera le colpe contro la legge
e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta.
Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e chiama se stesso figlio del Signore.
È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri;
ci è insopportabile solo al vederlo,
perché la sua vita non è come quella degli altri
e del tutto diverse sono le sue strade.
Siamo stati considerati da lui moneta falsa,
e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure.
Proclama beata la sorte finale dei giusti
e si vanta di avere Dio per padre.
Vediamo se le sue parole sono vere,
consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.
Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
per conoscere la sua mitezza
e saggiare il suo spirito di sopportazione.
Condanniamolo a una morte infamante,
perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».
Hanno pensato così, ma si sono sbagliati;
la loro malizia li ha accecati.
Non conoscono i misteriosi segreti di Dio,
non sperano ricompensa per la rettitudine
né credono a un premio per una vita irreprensibile.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.
Custodisce tutte le sue ossa:
neppure uno sarà spezzato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.
Invocami, dice Gesù, io ti salverò e tu mi darai gloria.
Grazie di questo nuovo giorno e di tutti i doni che ci dai.
Oggi, potessimo venire accolti da Te con il cuore contrito e lo spirito umiliato.
Aiutaci a servirti con fedeltà.
Aiutaci a praticare la disciplina e rispettare le Tue parole.
Rendici la gioia di essere salvati.
Concedici quello che ci è necessario.
Liberaci da ogni male.
Abbi pietà di noi peccatori.
Grazie, mio Dio, per averci dato il Salmo 50, questa divina preghiera del Miserere.
Questo Miserere è la nostra preghiera quotidiana. Diciamo spesso questo salmo, facciamone spesso la nostra preghiera; esso racchiude il compendio di ogni nostra preghiera: adorazione, amore, offerta, ringraziamento, pentimento, domanda.
Esso parte dalla considerazione di noi stessi e della vista dei nostri peccati e sale fino alla contemplazione di Dio, passando attraverso il prossimo e pregando per la conversione di tutti gli uomini.
Restituire ad ognuno la salute del corpo e dello spirito
I suoi ultimi pensieri e le sue ultime parole saranno per le sue figlie e per i poveri: “Non abbiate occhi e cuore che per i poveri...”; era soprannominata “La serva dei poveri”.
Gesù vive con noi, tutti i giorni.
I mezzi di salvezza
Per servirsi di tutti questi mezzi di salvezza e di santità, la grazia del soccorso di Dio è assolutamente necessaria, e questa grazia è concessa a tutti più o meno grande: nessuno ne dubita.
Dico più o meno grande, poiché il Signore, benché d’infinita bontà, non concede a tutti nella stessa misura ed intensità la sua grazia, sebbene a ciascuno ne dia a sufficienza. Ora, l’anima fedele con una grazia grande fa una grande azione, e, con una grazia debole, ne fa una piccola; quindi il valore e l’eccellenza delle nostre azioni sono in proporzione del valore e dell’eccellenza della grazia concessa da Dio e corrisposta dall’anima. Questi principi sono incontestabili.
Per trovare la grazia di Dio, bisogna trovare Maria
Tutto dunque si riduce a trovare un mezzo facile per ottenere da Dio la grazia necessaria per diventare santo: proprio questo mezzo voglio indicarti e dico che per trovare la grazia di Dio, bisogna trovare Maria.
Maria ci è necessaria.
Perché Maria sola ha trovato grazia davanti a Dio
Solo Maria ha trovato grazia davanti a Dio, per sé e per ogni uomo in particolare; i Patriarchi e i Profeti, i Santi tutti dell’Antico Patto non poterono trovare questa grazia.
Mi consoli sempre, quando preghi per i peccatori
La perdita di ogni anima M’immerge in una tristezza mortale. Mi consoli sempre, quando preghi per i peccatori. La preghiera che Mi è più gradita è la preghiera per la conversione dei peccatori. Sappi, figlia Mia, che questa preghiera viene sempre esaudita (Diario, 1397).
Su invito di Gesù, Suor Faustina risponde generosamente: O Gesù, desidero condurre le anime alla sorgente della Tua Misericordia affinché attingano con il recipiente della fiducia l’acqua vivificante della vita. Quando un’anima desidera per sé una maggiore Misericordia di Dio, si avvicini a Lui con grande fiducia, e se la sua fiducia in Dio sarà senza limiti, anche la divina Misericordia sarà per lei senza limiti.
Affrettiamoci a conoscere il Signore
Combattere i desideri malvagi del nostro cuore
Dice Gesù: Dal di dentro, infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo (Mc 7,21-23).
Questa è la sfida: liberare, con l'aiuto di Dio, il cuore da tutte queste cose malvagie e brutte. Ed ecco la Parola dal libro del profeta Osea. (Os 14,2-10)
Torna, Israele, al Signore, tuo Dio, poiché hai inciampato nella tua iniquità. Tornate al Signore; ditegli: "Togli ogni iniquità, togli ogni infedeltà, perché presso di te l'orfano trova misericordia".
Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò profondamente, poiché la mia ira si è allontanata da loro. Io l'esaudisco e veglio su di lui.
Presso di te l'orfano trova misericordia
Dal libro del profeta Osea.
Così dice il Signore:
«Torna, Israele, al Signore, tuo Dio,
poiché hai inciampato nella tua iniquità.
Preparate le parole da dire
e tornate al Signore;
ditegli: "Togli ogni iniquità,
accetta ciò che è bene:
non offerta di tori immolati,
ma la lode delle nostre labbra.
Assur non ci salverà,
non cavalcheremo più su cavalli,
né chiameremo più "dio nostro"
l'opera delle nostre mani,
perché presso di te l'orfano trova misericordia".
Io li guarirò dalla loro infedeltà,
li amerò profondamente,
poiché la mia ira si è allontanata da loro.
Sarò come rugiada per Israele;
fiorirà come un giglio
e metterà radici come un albero del Libano,
si spanderanno i suoi germogli
e avrà la bellezza dell'olivo
e la fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
faranno rivivere il grano,
fioriranno come le vigne,
saranno famosi come il vino del Libano.
Che ho ancora in comune con gli ìdoli, o Èfraim?
Io l'esaudisco e veglio su di lui;
io sono come un cipresso sempre verde,
il tuo frutto è opera mia.
Chi è saggio comprenda queste cose,
chi ha intelligenza le comprenda;
poiché rette sono le vie del Signore,
i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi v'inciampano».
Orazione di San Bonaventura a Gesù Sacramentato
Fate che l'anima mia sia sempre famelica di voi, pane degli angeli, Gesù mio sagramentato. Di voi sempre abbia sete, o fonte della vita e della luce. Voi sempre desideri, voi cerchi, a voi solo parli, voi ritrovi, e tutto faccia a lode e gloria vostra sino alla fine.
Voi, mio Redentore, siate la sola mia speranza, la mia ricchezza, la mia consolazione, la mia pace, il mio rifugio, la mia sapienza, la mia parte e il mio tesoro, in cui sia sempre fissa la mia mente e il mio cuore. Amen.
Richieste da fare a Gesù Sacramentato
O Gesù mio, mentre siete venuto a me voi che siete la vera vita, fate ch'io muoia al mondo, per vivere solo a voi. Mio Redentore, colle fiamme del vostro amore distruggete in me tutto ciò che non vi piace, e datemi un vero desiderio di darvi gusto e compiacervi in tutto.
Datemi una vera umiltà che mi faccia amare i disprezzi e la propria abbiezione; e tolga da me ogni ambizione di voler comparire. Datemi spirito di mortificazione, acciocche mi neghi tutte quelle cose che non tendono al vostro amore, ed abbracci con affetto quel che dispiace al senso e all'amor proprio.
Datemi una perfetta rassegnazione alla vostra volontà, abbracciando con pace i dolori, le infermità, le perdite di robe o di parenti, le desolazioni, le persecuzioni, e tutto ciò che mi verrà dalle vostre mani. Io v'offerisco tutto me, acciocché ne disponiate a vostro piacere. E datemi la grazia di replicarvi sempre questa totale offerta di me, specialmente in tempo della mia morte: fate ch'io allora vi sagrifichi la mia vita con tutto l'affetto, in unione del sagrificio che voi faceste della vostra vita per me all'Eterno Padre. Gesù mio, datemi luce e fatemi conoscere la vostra bontà e l'obbligo che ho d'amarvi, specialmente per l'amore che mi avete portato nel morire per me e nel lasciarvi nel SS. Sagramento.
Vi prego a dar luce a tanti infedeli che non vi conoscono, a tanti eretici che sono fuori della Chiesa ed a tanti peccatori che vivono privi della vostra grazia. Gesù mio, fatevi conoscere e fatevi amare. Vi raccomando ancora tutte l'anime del purgatorio, e specialmente N.N.; sollevatele dalle pene che patiscono ed abbreviate loro il tempo della privazione della vostra vista; fatelo per li meriti vostri e di Maria SS. e di tutti i santi.
Mio Dio, accendetemi tutto del vostro santo amore, sì ch'io altro non cerchi che il vostro gusto, altro non mi piaccia se non quello che piace a voi, e discacci dal mio cuore ogni cosa che non è di vostro gradimento. Fate ch'io sempre dica con vero affetto: Dio, Dio mio, voi solo voglio e niente più. Gesù mio, datemi un grande affetto alla vostra SS. Passione, sicché mi stiano sempre avanti gli occhi le vostre pene e la vostra morte, per accendermi sempre d'amore verso di voi e per invogliarmi sempre a rendere qualche ricompensa di gratitudine a tanto vostro amore. Datemi ancora un grande affetto al SS. Sagramento dell'altare, dove voi ci avete palesata la gran tenerezza che avete per noi. Di più vi prego a darmi una tenera divozione alla vostra SS. Madre: datemi la grazia di sempre amarla e servirla, con sempre ricorrere alla sua intercessione, e d'indurre ancora gli altri ad ossequiarla ed a confidare al suo patrocinio; ed a me ed a tutti date sempre una gran confidenza prima ai meriti della vostra Passione e poi all'intercessione di Maria.
Vi prego a concedermi una santa morte. Datemi ch'io allora vi riceva con grande amore nel SS. Viatico, acciocché abbracciato con voi ardendo di sante fiamme e con gran desiderio di vedervi esca da questa vita per abbracciarmi a' piedi vostri la prima volta che mi toccherà a vedervi.
Vi prego sopra tutto, o Gesù mio, a darmi la grazia della preghiera, sì ch'io sempre mi raccomandi a voi ed alla vostra SS. Madre, specialmente in tempo di tentazioni: e vi preghi per li meriti vostri a concedermi la santa perseveranza e i1 vostro santo amore.
Beneditemi, Gesù mio, e beneditemi tutto, l'anima e il corpo, i sensi e le potenze. Benedite specialmente la mia lingua, acciocché non parli che per vostra gloria. Beneditemi gli occhi, acciocché non guardino cose che possano indurmi a darvi disgusto. Benedite il mio palato, acciocché non vi offenda coll'intemperanza; e benedite tutte le membra del mio corpo, acciocché tutte vi servano e non vi offendano. Benedite la mia memoria, acciocché si ricordi sempre del vostro amore e dei benefici che mi avete fatti. Benedite la mia mente, acciocché conosca la vostra bontà e l'obbligo che ho d'amarvi e veda tutto ciò che ho da fuggire e che ho da fare per uniformarmi alla vostra santa volontà. Benedite sopra tutto la mia volontà, acciocché non ami altro che voi, bene infinito, e altro non desideri che darvi gusto e d'altro non si compiaccia che della vostra gloria.
O Re mio, venite e regnate voi solo nell'anima mia; voi possedetela tutta, sicché ella non serva né ubbidisca ad altri che al vostro amore.
Oh potessi, Gesù mio, consumarmi tutto per voi che avete consumata tutta la vostra vita per me!
O Agnello di Dio sagrificato sulla croce, ricordatevi ch'io sono una di quelle anime che voi avete redente con tanti stenti e con tanti dolori. Fate ch'io non vi perda mai. Voi vi siete donato tutto a me, fate ch'io sia tutto vostro e non abbia altra premura che di piacere a voi. V'amo, o immenso bene, per darvi gusto; v'amo, perché ve lo meritate. Io non ho maggiore pena che il vedere di essere stato tanto tempo al mondo e non avervi amato.
Amato mio Redentore, fatemi parte di quel dolore che voi aveste de' peccati miei nell'orto di Getsemani. O Gesù mio, fossi morto prima e non vi avessi mai offeso! O amore del mio Gesù, voi siete l'amore e la speranza mia. Io voglio perdere prima la vita e mille vite, piuttosto che perdere la grazia vostra.
Dio mio, s'io moriva quando stava in peccato, io non vi potrei più amare. Vi ringrazio che mi date tempo e mi chiamate ad amarvi. Or già che posso, io vi voglio amare con tutta l'anima mia. Voi perciò m'avete sopportato, acciocché io v'ami; sì che vi voglio amare. Deh non permettete, per lo sangue che avete sparso per me, ch'io v'abbia di nuovo a tradirvi. In te, Domine, speravi, non confundar in aeternum. (In te Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso). Che mondo! che ricchezze! che spassi! che onori! Dio, Dio, voglio solo Dio. Dio mio, mi bastate voi solo che siete un bene infinito.
O Gesù mio, ligatemi tutto al vostro amore, e tiratevi tutti gli affetti miei, sì ch'io non poss'amare altro che voi. Fatemi tutto vostro prima ch'io muoia.
Ah mio Dio, finché vivo sto in pericolo di perdervi. Deh quando sarà quel giorno ch'io possa dirvi: Gesù mio, non vi posso perdere più.
O Padre Eterno, per amor di Gesù Cristo non mi sdegnate, accettatemi ad amarvi, e voi datemi il vostro santo amore. Voglio amarvi assai in questa vita, per amarvi assai nell'altra.
O bene infinito, io v'amo, ma fatemi voi conoscere il gran bene ch'io amo; e datemi quell'amore che da me desiderate. Fate ch'io vinca tutto per darvi gusto.
Sono quì Gesù, aiutami.
Gesù, non c'è delusione per coloro che confidano in Te
per amore del tuo nome,
non infrangere la tua alleanza;
non ritirare da noi la tua misericordia,
Signore, noi ora siamo diventati più piccoli
di qualunque altra nazione,
oggi siamo umiliati per tutta la terra
a causa dei nostri peccati.
Ora non abbiamo più né principe
né profeta né capo né olocàusto
né sacrificio né oblazione né incenso
né luogo per presentarti le primizie
e trovare misericordia.
Potessimo ora essere accolti con il cuore contrito
e con lo spirito umiliato,
come olocausti di montoni e di tori,
come migliaia di grassi agnelli.
Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a te e ti sia gradito,
perché non c'è delusione per coloro che confidano in te.
Ora ti seguiamo con tutto il cuore,
ti temiamo e cerchiamo il tuo volto,
non coprirci di vergogna.
Fà ora con noi secondo la tua clemenza,
secondo la tua grande misericordia.
Salvaci con i tuoi prodigi,
dà gloria al tuo nome, Signore.
Gesù ci ama e ci consolerà.
Sta sereno e non far lavorare troppo la fantasia. Sopporta tutto con pazienza. Ci basti sapere che Gesù ci ama e ci consolerà.
Gesù è talmente invaghito del mio cuore che mi fa ardere tutto del suo fuoco d’amore. Mi vado alle volte domandando se vi siano delle anime che non si sentono bruciare il petto dal fuoco divino, specialmente allorché si trovano dinanzi a Lui sacramentato. (Epistolario I, p. 317)Dinanzi a Gesù eucaristico ritrovo tutti i membri della società, dal primo all’ultimo, dal più potente al più povero, dal più santo al più disgraziato. Tutti, anche me stesso. Ma per me questa società è la Chiesa Cattolica.
Assistiamo alla Santa Messa perché è il Calvario stesso in cui Gesù compì la redenzione nostra dinanzi al Padre suo, né scendiamo da questo monte, cioè quando è finita la Messa, quasi spensierati, come se avessimo assistito a uno spettacolo qualsiasi… Imitiamo le pie donne, com’è scritto nel Vangelo, che, dopo spirato Gesù, scendevano dal monte percuotendosi il petto. Ma sia questa una vera compunzione di spirito, di dolore per i nostri peccati e, nel tempo stesso, di confidenza della divina giustizia, placata dal Figlio suo.
Desidero essere simile a Te Gesù crocifisso, maltrattato, umiliato.
Io desidero essere simile a Te, o Gesù, a Te crocifisso, maltrattato, umiliato. O Gesù, imprimi nella mia anima e nel mio cuore la Tua umiltà.
Chi vuole imparare la vera umiltà, mediti la Passione di Gesù. Quando medito la Passione di Gesù, riesco ad aver chiara la nozione di molte cose, che prima non riuscivo a capire. (Diario, 267)
Tocca a me non lasciare Gesù nell'afflizione
Il suo punto d'attrazione è Gesù Sacramentato presente nel Tabernacolo, davanti al quale trascorre le notti in orante silenzio, e il Crocifisso, che lo sospinge alla meditazione continua della Via Crucis.
Ha lasciato scritto: “Gesù è da tutti offeso nel mondo: tocca a me non lasciarlo solo nell'afflizione. L'amore di Dio non consiste in grandi sentimenti, ma in una grande nudità e pazienza per l'amato Dio. Non c'è altro mezzo migliore per custodire lo spirito che patire, fare e tacere. Avrò gran desiderio d'essere soggetto a tutti e in orrore l'essere preferito al minimo. Son trattato anche troppo bene: meriterei di peggio io, che ho così tanti debiti con il Signore”.
Piena fiducia negli avvenimenti che la Provvidenza permette
Religiosa ceca, monaca, dell'Ordine di Santa Chiara, con cui intrattenne una lunga amicizia spirituale. Fondatrice del monastero e dell'ospedale di San Francesco in cui serviva i poveri e i malati, ed istitutrice dell'ordine dei Crocigeri della Stella Rossa