Se uno mi ama, io e il Padre mio verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. (Gv 14,23)

In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. 


Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. 

  


Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.

Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi.

Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?». 

Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.


Quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto.

Mc 11,23-24

In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. 

Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato.


Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te

2Tm 1-14 
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo 

Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.


Libro III - cap.17 - AFFIDARE STABILMENTE IN DIO OGNI CURA DI NOI STESSI

 

Figlio, lascia che io faccia con te quello che voglio: io so quello che ti è necessario. 

Tu hai pensieri umani e i tuoi sentimenti seguono spesso suggestioni umane.

Signore, è ben vero quanto dici. La tua sollecitudine per me è più grande di ogni premura che io possa avere per me stesso.

In verità, chi non rimette in te tutte le sue preoccupazioni si affida proprio al caso. 

Signore, purché la mia volontà sia continuamente retta e ferma in te, fai di me quello che ti piace. Giacché, qualunque cosa avrai fatto di me non può essere che per il bene.

Se mi vuoi nelle tenebre, che tu sia benedetto; e se mi vuoi nella luce, che tu sia ancora benedetto. Se ti degni di darmi consolazione, che tu sia benedetto; e se mi vuoi nelle tribolazione, che tu sia egualmente sempre benedetto.

Figlio, se vuoi camminare con me, questo deve essere il tuo atteggiamento. Devi essere pronto a patire, come pronto a godere; devi lietamente essere privo di tutto e povero, come sovrabbondante e ricco.

Signore, qualunque cosa vorrai che mi succeda, la sopporterò di buon grado per tuo amore. Con lo stesso animo voglio accettare dalla tua mano bene e male, dolcezza e amarezza, gioia e tristezza; e voglio renderti grazie per ogni cosa che mi accada.

Preservami tu da tutti i peccati, e non temerò né la morte né l'inferno. Purché tu non mi respinga per sempre cancellandomi dal libro della vita, qualunque tribolazione mi piombi addosso non mi farà alcun male.

L'IMITAZIONE DI CRISTO - LIBRO III




Gesù confido in Te


 

Fiducia
Speranza
Carità


Gesù - Re d'amore - Conquistatore di ogni cuore


  

 Rm 8, 35.37
    
    Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati.


Salmo 113 - Al Dio glorioso e pietoso.



Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
ora e sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è pari al Signore nostro Dio
che siede nell'alto
e si china a guardare
nei cieli e sulla terra?

Solleva l'indigente dalla polvere,
dall'immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i principi,
tra i principi del suo popolo.

Fa abitare la sterile nella sua casa
quale madre gioiosa di figli.


  



Fiducia - Speranza - Carità - Non sia turbato il vostro cuore.



La fiducia in Gesù Cristo ci fa sperare e la speranza che non delude ottiene la perfetta comunione con Gesù Cristo

Ma quali sono i peccati contro lo Spirito Santo?

Eccoli: 
  • Disperazione per la salvezza. 
  • Presunzione di salvarsi senza merito. 
  • Impugnare la verità conosciuta. 
  • Invidia della grazia altrui. 
  • Ostinazione nei peccati. 
  • Impenitenza finale.

Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 

Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: «Vado a prepararvi un posto»? 

Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via. (Gv 14,1)


 

Gal 2,16 
Sapendo che l'uomo non è giustificato per le opere della Legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Legge; poiché per le opere della Legge non verrà mai giustificato nessuno.

Gc 2,24 
Vedete: l'uomo è giustificato per le opere e non soltanto per la fede.

Ef 2,9
Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene.


Se avessimo fede quanto un granello di senapa


O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le preghiere del tuo popolo al di là di ogni desiderio e di ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia: perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. 

Per il nostro Signore Gesù Cristo... 


 




Gesù, confido in Te, Gesù, mi affido a Te




 



Potenza della fede

Mt 17,20

In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile.




Frasi celebri San Vincenzo de Paoli

– Non possiamo garantire meglio la felicità eterna, che vivendo e morendo nel servizio dei poveri tra le braccia della Provvidenza.

– Andate dieci volte al giorno a visitare i poveri e dieci volte al giorno vi trovate Dio.

– Assimiliamo lo spirito di Cristo così da poter operare come Lui; poiché non è tutto fare il bene, occorre farlo bene, ad imitazione di Nostro Signore, del quale è detto che ha fatto bene ogni cosa. Non basta digiunare, osservare le regole, svolgere le funzioni della Missione; occorre farlo nello
spirito di Gesù Cristo.

– …La santità cristiana consiste dunque nel giudicare, parlare ed agire nello stesso modo in cui Gesù, la Sapienza eterna di Dio, rivestita della nostra umanità, ha giudicato, parlato ed operato.

– Lasciati attrarre da Nostro Signore. Sarà Lui ad amministrare tutto per mezzo tuo. Confida in Lui e, a suo esempio, agisci sempre umilmente, soavemente e in buona fede: vedrai che tutto andrà bene.

– L’amore di Dio è in alto; al centro è la carità del prossimo e l’amore dei poveri; e in basso è la carità tra voi.

– L’amore affettivo procede dal cuore. La persona che ama è piena di gusto e di tenerezza, vede continuamente Dio presente, trova la sua soddisfazione nel pensare a Lui. Tuttavia tanti atti di amor di Dio, di compiacenza, di benevolenza e altre simili pratiche intime di un cuore tenero, sebbene buonissime e desiderabilissime, sono non di meno sospette se non giungono alla pratica dell’amore effettivo.

– Non fermarti a guardare ciò che sei, ma osserva nostro Signore che è presso di te ed in te, disposto ad operare subito non appena tu abbia fatto ricorso a lui. E vedrai che tutto andrà bene.

– Se (il Signore) lo lasci fare, opererà in te e per mezzo tuo con le virtù dell’umiltà, della dolcezza, della capacità di sopportare, della pazienza, della vigilanza, della prudenza e della carità.

– Tre fanno più di dieci quando nostro Signore vi mette mano: e questo lo fa sempre quando sottrae i mezzi per fare in altro modo.

– Ricordati che noi viviamo in Gesù Cristo mediante la morte di Gesù Cristo; e che noi dobbiamo morire in Gesù Cristo mediante la vita di Gesù Cristo; e che la nostra vita deve essere nascosta in Gesù Cristo e piena di Gesù Cristo; e che per morire come Gesù Cristo bisogna vivere come Gesù Cristo.

– Non si crede ad una persona perché è molto sapiente, ma perché la stimiamo buona e l’amiamo. Non si crederà mai in noi, se non testimoniamo amore e bontà verso coloro che noi desideriamo che credano in noi.

– Quando si dice che lo Spirito Santo opera in qualche persona, s’intende dire che questo Spirito, dimorando in lei, le dà le medesime inclinazioni e disposizioni che Gesù aveva sulla terra, e la portano ad agire allo stesso modo, non dico secondo la medesima perfezione, ma secondo la misura della grazia dello Spirito.

– Né la filosofia né la teologia né i discorsi operano nelle anime. Bisogna che Gesù Cristo si confonda con noi e noi con lui, che noi agiamo in lui e lui in noi; che noi parliamo come lui e nel suo Spirito come Lui era in unità con il Padre suo e predicava la dottrina che gli insegnava.

– Bisogna dunque che ti svuoti di te stesso per rivestirti di Gesù Cristo … Se colui che guida gli altri, che li forma, che parla loro, è sorretto soltanto da spirito umano, coloro che lo vedranno, l’ascolteranno e cercheranno di imitarlo diventeranno in tutto umani e, per quanto dica o faccia, farà nascere in loro solo l’apparenza della virtù e non la profondità; comunicherà lo spirito da cui lui stesso è animato così come vediamo che i maestri imprimono il loro insegnamento e i loro modi di fare nello spirito dei discepoli.

– …. Nostro Signore, imprimendo in noi la sua forma attraverso il dono del suo Spirito e della sua grazia e stando a Lui uniti come i tralci al ceppo della vite – anche noi facciamo quello che Lui ha fatto sulla terra: voglio dire che anche noi operiamo atti divini e, ripieni del suo Spirito, generiamo figli a nostro Signore.

– S. Paolo dice che mediante il battesimo veniamo rivestiti di Gesù Cristo (Gal 3, 27). Orbene che cosa accade in noi quando assumiamo la forma della mortificazione, della pazienza, dell’umiltà ecc.? Noi diamo forma in noi a Gesù Cristo. E tutti coloro che si sforzano di praticare le virtù cristiane possono dire: ”Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me”.

– Ordinariamente veniamo ingannati dall’apparenza del bene quale appare alla ragione umana, la quale non raggiunge mai o raramente quella divina. Te l’ho detto altre volte che le cose di Dio si fanno da sole e che la vera sapienza consiste nel seguire la Provvidenza passo passo.

– Oh, se Dio ci facesse la grazia di abituarci a non giudicare mai secondo il ragionamento umano perché esso non raggiunge mai la verità, non raggiunge mai Dio, mai le ragioni divine, mai. Se siamo convinti che il nostro semplice ragionamento ci inganna ed agiamo secondo il Vangelo, sia benedetto Dio, fratelli miei: impegniamoci a giudicare come Lui ed a fare ciò che lui ha raccomandato con la parola e l’esempio.

– Ciascuno si fondi saldamente su questa verità, che l’insegnamento di Gesù Cristo non può mai ingannare, mentre la dottrina del mondo è sempre ingannevole.

– Che cosa ha fatto il Figlio di Dio? Ha lasciato il seno dell’eterno Padre, luogo della sua pace e della sua gloria. E per che fare? Per discendere fra noi uomini sulla terra, per istruirli con le sue parole ed i suoi esempi, per staccarli dalla schiavitù in cui erano caduti e per liberarli. Per realizzare questo ha donato tutto fino al sangue. Così anche noi non dobbiamo restare attaccati a nulla: né agi, né comodità. Abbandoniamo tutto per servire Dio e il prossimo.

– Nostro Signore Gesù Cristo è il vero modello, come un grande quadro invisibile sul quale devono prendere forma tutti i nostri gesti.




Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete.

Mt 21,21

« In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà.  E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete ».


I farisei, che erano attaccati al denaro, si facevano beffe di lui.


«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: «Signore, aprici!». Ma egli vi risponderà: «Non so di dove siete». 

Egli vi dichiarerà: «Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!». Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. 

Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi

I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui.

Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole.

Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare 'rabbì''dalla gente

Guai a voi, guide cieche, che trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. 

Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto! Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.


C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. 

Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.

Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna?

Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città; perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra.

In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.

Ora posso amar



Sono un'altra volta,
solo qui a pensar

Tutto sembra perso,
non so cosa far

A me non importa,
quel che piace a Te!

Nel mio cuore regna,
ciò che piace a me!

So che non fa per me, 
decidere con Te

sai per me com'è che và, 
sennò non non mi basterà

Se tu fai
solo ciò che vuoi

Se non dai
non conoscerai il Suo Amor

Verrà per restar con te
saprà come amare te

Se tu fai
solo ciò che vuoi

Se non dai
non conoscerai il Suo Amor

Verrà per restar con te
saprà come amare te

Quando tu credi di esser solo,
Lui cammina sempre insieme a te!

Quando tu poi ti trovi solo,
Lui rimane ancora insieme a te!

Sento come un peso,
se sto qui a parlar

Io che sto fingendo
che ti posso amar

A me non importa
quel che vuoi da me

Perchè sai che credo
solo nel piacer!

So che non fa per me 
decidere con Te

sai per me com'è che và 
sennò non non mi basterà

Se tu fai
solo ciò che vuoi

Se non dai
non conoscerai il Suo Amor

Verrà per restar con te
saprà come amare te

Se tu fai
solo ciò che vuoi

Se non dai
non conoscerai il Suo Amor

Verrà per restar con te
saprà come amare te

Quando tu credi di esser solo, (solo!)
Lui cammina sempre insieme a te! (sempre!)

Quando tu poi ti trovi solo,
Lui rimane ancora insieme a te!

Ascolta!!

Tu sai cos'è l'amor di Dio?!
Il vero amore è buono
e non si vanta del proprio io!

L'invidia non è sua,
non dice tutto è mio.
Il male ricevuto non conta,
si rallegra di Dio.

Sai che non si corrompe l'amore vero,
non si gonfia, non si adira e non si dispera.

Sì, la vita vera!

Non avrà mai fine l'amore, 
tutto spera,
tutto sopporta,
crede, tutto scusa.

Sì, la vita vera!

Se tu fai
solo ciò che vuoi

Se non dai
non conoscerai il Suo Amor

Verrà per restar con te
saprà come amare te

Se tu fai
solo ciò che vuoi

Se non dai
non conoscerai il Suo Amor

Verrà per restar con te
saprà come amare te

Quando tu credi di esser solo,
Lui cammina sempre insieme a te! (sempre!)

Quando tu poi ti trovi solo,
Lui rimane ancora insieme a te!

Sento che il mio un peso,
non mi fa più mal

Non sto più fingendo,
ora posso amar 












... dal canale YouTube di fra Felice  Condividete e alzate i pollici!!! 

Link al sito "In Spirito e Verità"





Avevano timore di interrogarlo su questo argomento



Dal Vangelo secondo Luca 
(Lc 9,43-45)

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». 
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento. 


 

Mettiamoci bene in mente che per noi arriveranno sofferenze, ogni giorno, ... e questo ci permetterà di rendere testimonianza, di sperimentare,  un po di comunione con Gesù sofferente, di condividere le sue sofferenze.


Soffrire molto, essere rifiutato, venire ucciso e risorgere



«Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.

Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.

Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?


Lc 9,22-24


Salmo 118 - Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito, perché sei stato la mia salvezza.



Celebrate il Signore, perché è buono;
perché eterna è la sua misericordia.

Dica Israele che egli è buono:
eterna è la sua misericordia.
Lo dica la casa di Aronne:
eterna è la sua misericordia.
Lo dica chi teme Dio:
eterna è la sua misericordia.

Nell'angoscia ho gridato al Signore,
mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.
Il Signore è con me, non ho timore;
che cosa può farmi l'uomo?
Il Signore è con me, è mio aiuto,
sfiderò i miei nemici.

E' meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell'uomo.
E' meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.

Tutti i popoli mi hanno circondato,
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato,
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi hanno circondato come api,
come fuoco che divampa tra le spine,
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato mio aiuto.

Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria,
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto meraviglie,
la destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto meraviglie.
Non morirò, resterò in vita
e annunzierò le opere del Signore.

Il Signore mi ha provato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.

Apritemi le porte della giustizia:
voglio entrarvi e rendere grazie al Signore.
E' questa la porta del Signore,
per essa entrano i giusti.

Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito,
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta testata d'angolo;
ecco l'opera del Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo in esso.

Dona, Signore, la tua salvezza,
dona, Signore, la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore;
Dio, il Signore è nostra luce.
Ordinate il corteo con rami frondosi
fino ai lati dell'altare.

Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.
Celebrate il Signore, perché è buono:
perché eterna è la sua misericordia.





San Pio da Pietralcina - Evitare la curiosità



Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. (1Cor 2,2)

 San Pio da Pietralcina


Nulla vi potrà danneggiare. Rallegratevi che i vostri nomi sono scritti nei cieli.



I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 

Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli».

In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: 
«Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. 

Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».

E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono».




Condividere la ricchezza e praticare la giustizia



Quando finirà il tempo di poterci guadagnare la consolazione di condividere la ricchezza dei beni che abbiamo, non sarà più possibile conseguirla. Per questo siamo invitati ora all'acquisto, attraverso la pratica della povertà, mentre ne abbiamo ancora tempo.




Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo?

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani - Rm 8,31

Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? 

Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello.

Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.


S. Annibale Maria di Francia - Imitazione di Gesù Signor mio

Imitazione di Gesù Signor mio

Questo testo fu scritto da S. Annibale Maria di Francia durante un suo ritiro spirituale nel settembre del 1910 a Trani dove da poco aveva aperto la casa femminile delle figlie del Divino Zelo.


  • Gesù Signor mio nei suoi tremendi patimenti si racco­glieva interiormente e pregava incessantemente.
  • Gesù Cristo Signor mio fece sempre la volontà del suo eterno Genitore.
  • Gesù Cristo Signor mio compatì i peccatori, li cercò, li amò.
  • Gesù Cristo Signor mio amò i suoi nemici, li perdonò, li scusò, pregò per loro e fece loro del bene, s’immolò per loro e se ne salvarono!
  • Gesù Cristo Signor mio fu mansueto ed umile di cuore.
  • Gesù Cristo Signor mio fu suddito di Maria SS. e di S. Giuseppe e li ubbidì.
  • Gesù Cristo Signor mio amò immensamente e onorò la sua Santa Madre.
  • Gesù Cristo Signor mio amò immensamente per me il patire e il morire, e patì e morì per me!
  • Gesù Cristo Signor mio desiderò ardentissimamente e procurò indefessamente la gloria indefinita del Padre e la santificazione somma e la salute delle anime.
  • Gesù Cristo Signor mio non si scusò, accusato a torto tacque e sopportò.
  • Gesù Signor mio amò i poveri e consolò gli afflitti.
  • Gesù Signor mio amò i bambini e li esaltò.
  • Gesù Signor mio diede tutto se stesso per noi.
  • Gesù Signor mio fu sobrio e astinentissimo nel mangiare e nel bere, e soffrì la fame e la sete.
  • Gesù Signor mio vegliava le notti a pregare con gemiti e clamore valido.
  • Gesù Signor mio gemeva e pregava per le vocazioni degli Apostoli e dei Santi di tutti i tempi.
  • Gesù Cristo mio non fu accettatore di persone.
  • Gesù Cristo mio insegnò la verità senza umani rispetti.
  • Gesù Cristo mio fu sempre composto e modesto, anche nel più grave patire.
  • Gesù Cristo mio custodì gelosamente la reputazione di Giuda stesso.
  • Gesù Cristo mio si umiliò sempre innanzi al Padre suo, si umiliò al cospetto degli Apostoli, lavando loro i piedi.
  • Gesù Cristo mio non passò un momento senza patire, pregare e faticare.
  • Gesù Cristo mio fu sempre povero, amò sempre la po­vertà, la praticò sempre, sempre.
  • Gesù Cristo mio negli atti era soave, tenero, attraente.
  • Gesù Cristo mio non disse una parola che non fosse santa e perfetta.
  • Gesù Cristo mio osservò pienamente tutta la legge, anche quella civile, pagando pure il tributo a Cesare.
  • Gesù Cristo mio fuggì gli onori e andò incontro ai disprezzi.
  • Gesù Cristo mio fu forte, coraggioso e costante nel patire.
  • Gesù Cristo mio amò, sospirò la Croce tutta la vita; vi si attaccò e vi si immolò con la sua preziosissima Vita, per amor mio.
  • Gesù Cristo mio si fece tutto a tutti, e diede tutto se stesso per me e per tutti nella vita, nella morte, nella resurrezione e nella SS. Eucaristia.
  • Gesù Cristo mio con somma prudenza non fidò il suo interno ai Giudei, rispose convenientemente ad ogni loro domanda.
  • Gesù Cristo nascose il suo infinito patire col silenzio.
  • Gesù Cristo mio alle ingiurie rispondeva con dolcezza.
  • Gesù Cristo mio orava con la faccia per terra innanzi al suo Eterno Padre.
  • Gesù Cristo mio non solo ci amò infinitamente, ma infinitamente ci rispettò e ci rispetta!
  • Gesù Cristo mio sopportò e sopporta le infedeltà e ogni miseria degli eletti e dei peccatori, con instancabile e somma pazienza.
  • Gesù Cristo mio alternò la vita attiva e la contemplativa.


Trani, 20 settembre 1910 (Antologia Rogazionista pag. 90)





SALMO 86 - Preghiera a Dio nell'afflizione - Supplica. Di Davide.



Signore, tendi l'orecchio, rispondimi, perché io sono povero e infelice. Custodiscimi perché sono fedele; tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera. 

Pietà di me, Signore, a te grido tutto il giorno. Rallegra la vita del tuo servo, perché a te, Signore, innalzo l'anima mia. Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. 

Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera e sii attento alla voce della mia supplica. Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido e tu mi esaudirai. 

Fra gli dei nessuno è come te, Signore, e non c'è nulla che uguagli le tue opere. Tutti i popoli che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, o Signore, per dare gloria al tuo nome; grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio. 

Mostrami, Signore, la tua via, perché nella tua verità io cammini; donami un cuore semplice che tema il tuo nome. Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore e darò gloria al tuo nome sempre, perché grande con me è la tua misericordia: dal profondo degli inferi mi hai strappato. 

Mio Dio, mi assalgono gli arroganti, una schiera di violenti attenta alla mia vita, non pongono te davanti ai loro occhi. Ma tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, lento all'ira e pieno di amore, Dio fedele, volgiti a me e abbi misericordia: dona al tuo servo la tua forza, salva il figlio della tua ancella.

Dammi un segno di benevolenza; vedano e siano confusi i miei nemici, perché tu, Signore, mi hai soccorso e consolato.

San Giovanni Gabriele Perboyre - Pensieri spirituali

 “Esiste una sola realtà necessaria: Gesù Cristo. Il Signore Gesù ha detto: Io sono la Via, la Verità, la Vita. Non ci resta che camminare per questa via. Per non essere distolti da questo proposito, ci occorre una luce che rischiari il cammino. Questa luce non può essere che Lui, Gesù, la Verità in persona: Lui stesso ha detto che chi lo segue non cammina nelle tenebre, ma possiede la luce della vita”. 

«Ci occorre la forza che ci sostenga nel nostro cammino e ci faccia perseverare in esso. Gesù stesso, ha voluto essere nostro nutrimento dandosi a noi nell’Eucaristia, e sarà la nostra forza. Per questo ha detto: “Io sono la vita”. Tutto quello che possiamo desiderare lo troviamo nel Crocifisso, nel Vangelo e nell’Eucaristia: non c’è altra via, altra verità, altra vita. Perciò siamo tenuti ad attaccarci a Lui solo, ad apprendere null’altro che Lui e a seguirlo senza interruzione».

“Non possiamo salvarci se non conformandoci a Gesù Cristo. Dopo la morte non ci sarà chiesto se saremo stati sapienti, se abbiamo occupato posti importanti, se ci siamo guadagnati la stima degli uomini, ma ci sarà chiesto se ci siamo applicati a conoscere e imitare Gesù Cristo. Se Dio non troverà in noi alcun tratto del Modello divino, saremo senz’altro respinti; ma se ci saremo conformati a questo Modello saremo glorificati: i santi in cielo non sono altro che immagini di Cristo glorificato come in terra lo furono di Cristo sofferente e dedito alle opere della sua missione”. 


San Giovanni Gabriele Perboyre
Sacerdote vincenziano, martire


In questo modo Gesù ha reso pubblici i gravi peccati di noi farisei.


In pratica: noi siamo pubblicani quando facciamo peccati e siamo farisei quando condanniamo il prossimo, o addirittura noi stessi. Di male in peggio. Siamo a volte farisei e a volte pubblicani, e spesso tutti e due, siamo proprio messi male.

I pubblicani, sono pubblici peccatori, ladri, ingiusti, adulteri, scansafatiche, ascoltano Gesù e sono contenti di sentire parole di compassione, di misericordia, di chi vuole aiutarli ad uscire dai peccati, e va quindi in cerca di loro offrendo il proprio aiuto, e addirittura facendo loro degli sconti pagati con la propria passione e sofferenza. Erano contenti di sentire Gesù che non era venuto a condannare, ma a salvare. 

Invece i Farisei, sono presunti perfetti, criticano e mormorano contro Gesù che ha questo atteggiamento di misericordia e compassione verso i peccatori, non capendo che la compassione di Gesù è anche a loro vantaggio in quanto peccano più gravemente dei pubblicani verso cui hanno disprezzo, superbia, rabbia e sentimenti di condanna e di indignazione, e che appunto questi peccati verso i pubblicani sono più gravi, (per non parlare dei loro peccati nascosti).

Noi Farisei siamo dispiaciuti che Gesù porta benevolenza anche all'ingiusto, al peccatore che non si comporta bene e non fa la fatica della osservanza e delle prescrizioni

Siamo gelosi di essere sottoposti alla fatica e di dover soffrire per praticare i nostri doveri, l'elemosina, la preghiera, il digiuno, il lavoro, tutte cose che comportano fatica quando li facciamo senza amore e desiderio, e quindi ci dispiace che non godiamo della mondanità e libertà che si sono presi i pubblicani, come fanno. 

I pubblicani non portano peso e non praticano mortificazione, ma si sono invece lasciati andare al lassismo, all'egoismo, alle truffe, agli illeciti, agli adulteri, andando per la via larga dei piaceri mondani, scansando le fatiche o lavorando poco, forse anche solo nell'ultima ora.

Per questo Gesù racconta a noi che il Padre rispose al figlio maggiore, apparentemente fedele e osservante: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.

"Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo", significa: Figlio, tu dovresti avere i sentimenti che sono miei, quelli miei, che sono sentimenti e atteggiamenti di scusa e perdono per i peccatori, non di accusa, ma sentimenti di accoglienza e di amore per il loro benessere, di volontario sacrificio. Pago io per loro, purchè abbiano la grazia del perdono e la vita eterna. Rallegrati con me.

Tu dovresti essere contento di restare nel sacrificio, a sconto dei tuoi peccati, e anche per i loro, e molto rallegrarti ed operare i tuoi doveri, senza mai ricevere un capretto per far festa, sopportando pazientemente la fatica a tuo beneficio e per loro salvezza e per il loro perdono, soffrendo volentieri e di gusto per amor di Dio.

Tu dovresti donare loro non solo il tuo perdono, ma anche i tuoi sacrifici e le tue fatiche, il tuo sangue e la tua vita, porgendo loro aiuto, sconti e comprensione, senza ambire alla allettante e smodata libertà e lassismo in cui si sono persi i pubblicani e il figliol prodigo, ma facendoti loro servo, convinto che questo gli sia dovuto da parte tua.

Nessun appetito e gelosia per le loro scelte peccaminose, mondane e libertine, e nessuna invidia contro di loro. Oppure vuoi acconsentire anche a te stesso di entrare e restare nella via del peccato, dell'accidia, dell'ingiustizia, e far festa mondana e dissoluta? 

Se vuoi condannare il peccatore, il pubblicano, e non esclusivamente il peccato questa è una vera furberia, come vedere la pagliuzza nell'occhio altrui senza vedere la trave nel proprio. 

Non avere sentimenti di scusa e di perdono per gli altri, quando fanno peccati, pubblici e privati, ma sicuramente inferiori dei tuoi è ipocrisia. Il peccatore, il pubblicano và scusato, compreso e perdonato, senza che sia giustificato il peccato che appunto non và fatto. 

Così, in questo modo Gesù ha reso pubblici i gravi peccati di noi quando ci comportiamo da farisei, che amiamo le lodi e gli onori, essere rispettati per quello che facciamo e salutati nelle piazze, ed essere chiamati maestri onesti e buoni, e occupare i primi posti nei banchetti. 

Quando ci comportiamo da farisei amiamo apparire che preghiamo, che facciamo l'elemosina, che digiuniamo, che compiamo ligi il nostro dovere, che siamo onesti, ma solo per averne lodi ed essere omaggiati e considerati non pubblicani, mentre invece noi presumiamo di essere giusti, e siamo arroganti e superbi, pieni di ipocrisia e di avidità, amando molto le lodi, le ricchezze e le intemperanze, più dei pubblicani, per cui nutriamo tanto disprezzo, rabbia e invidia. 

Siamo noi i pubblicani e i farisei. Pubblici peccatori e presunti perfetti. Quanto grande è l'amore di Gesù per noi, per stare tra di noi, nell'averci sopportato.

  




Salmo 83 - Contro i nemici di Israele - Canto. Salmo. Di Asaf.



Dio, non darti riposo,
non restare muto e inerte, o Dio.

Vedi: i tuoi avversari fremono
e i tuoi nemici alzano la testa.
Contro il tuo popolo ordiscono trame
e congiurano contro i tuoi protetti.
Hanno detto: «Venite, cancelliamoli come popolo
e più non si ricordi il nome di Israele».

Hanno tramato insieme concordi,
contro di te hanno concluso un'alleanza;
le tende di Edom e gli Ismaeliti,
Moab e gli Agareni,
Gebal, Ammon e Amalek
la Palestina con gli abitanti di Tiro.
Anche Assur è loro alleato
e ai figli di Lot presta man forte.

Trattali come Madian e Sisara,
come Iabin al torrente di Kison:
essi furono distrutti a Endor,
diventarono concime per la terra.
Rendi i loro principi come Oreb e Zeb,
e come Zebee e Sàlmana tutti i loro capi;
essi dicevano:
«I pascoli di Dio conquistiamoli per noi».

Mio Dio, rendili come turbine,
come pula dispersa dal vento.
Come il fuoco che brucia il bosco
e come la fiamma che divora i monti,
così tu inseguili con la tua bufera
e sconvolgili con il tuo uragano.

Copri di vergogna i loro volti
perché cerchino il tuo nome, Signore.
Restino confusi e turbati per sempre,
siano umiliati, periscano;
sappiano che tu hai nome «Signore»,
tu solo sei l'Altissimo su tutta la terra.

Dal libro delle Lamentazioni 3, 22-33

Le misericordie del Signore non sono finite,
non è esaurita la sua compassione;
esse son rinnovate ogni mattina,
grande è la sua fedeltà.

È bene aspettare in silenzio
la salvezza del Signore.
È bene per l'uomo portare
il giogo fin dalla giovinezza.

Sieda costui solitario e resti in silenzio,
poiché egli glielo ha imposto;
cacci nella polvere la bocca,
forse c'è ancora speranza;
porga a chi lo percuote la sua guancia,
si sazi di umiliazioni.

Poiché il Signore non rigetta mai.
Ma, se affligge, avrà anche pietà
secondo la sua grande misericordia.
Poiché contro il suo desiderio egli umilia
e affligge i figli dell'uomo.

Bisogna far festa e rallegrarsi



E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore udì la musica e le danze. Egli si indignò, e non voleva entrare. 

Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”.

Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”


  


Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia. (1Tm 1,12-17)


Festa della natività di Maria, Madre di Dio.



Un angelo del Signore gli disse: Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. ....  

(E noi non temiamo di prendere con noi la Croce, di sposarcela proprio,  di abbracciarla forte, come amata diletta.) 

Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù:

(Dalla nostra Croce, unita a quella di Gesù, nasceranno per opera dello Spirito Santo, tante opere buone a beneficio del prossimo e a gloria di Dio.)

Infatti egli salverà il suo popolo dai suoi peccati. 

(Ovvero queste opere salveranno il suo popolo dalle miserie in cui si trova.)

La liturgia di oggi ci fa chiedere a Dio che la festa della natività di Maria, Madre di Dio, ci faccia crescere come operatori di pace.




Abacuc 2,5-20 - Il Signore risiede nel suo santo tempio

La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà; spalanca come gli inferi le sue fauci e, come la morte, non si sazia, attira a sé tutti i popoli, raduna per sé tutte le genti. 

Forse che tutti non lo canzoneranno, non faranno motteggi per lui? Diranno: 

Guai a chi accumula ciò che non è suo, - e fino a quando? - e si carica di pegni! Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori, non si sveglieranno i tuoi esattori e tu diverrai loro preda? 

Poiché tu hai spogliato molte genti, gli altri popoli spoglieranno te, a causa del sangue umano versato, della violenza fatta alla regione, alla città e ai suoi abitanti. 

Guai a chi è avido di lucro, sventura per la sua casa, per mettere il nido in luogo alto, e sfuggire alla stretta della sventura. Hai decretato il disonore alla tua casa; hai soppresso popoli numerosi, hai fatto del male contro te stesso. La pietra infatti griderà dalla parete e dal tavolato risponderà la trave. 

Guai a chi costruisce una città sul sangue e fonda un castello sull'iniquità. Non è forse volere del Signore degli eserciti che i popoli fatichino per il fuoco e le nazioni si stanchino per un nulla? Poiché, come le acque colmano il mare, così la terra dovrà riempirsi di conoscenza della gloria del Signore. 

Guai a chi fa bere i suoi vicini versando veleno per ubriacarli e scoprire le loro nudità. Ti sei saziato di vergogna, non di gloria. Bevi, e ti colga il capogiro. Si riverserà su di te il calice della destra del Signore e la vergogna sopra il tuo onore, poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te e il massacro degli animali ti colmerà di spavento, a causa del sangue umano versato, della violenza fatta alla regione, alla città e a tutti i suoi abitanti. 

A che giova un idolo perché l'artista si dia pena di scolpirlo? O una statua fusa o un oracolo falso, perché l'artista confidi in essi, scolpendo idoli muti? 

Guai a chi dice al legno: «Svegliati», e alla pietra muta: «Alzati». Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento ma dentro non c'è soffio vitale. Il Signore risiede nel suo santo tempio. Taccia, davanti a lui, tutta la terra!